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a cura di Valentina Acri

I benzinai confermano lo sciopero per il 25 e 26 gennaio: ad ufficializzare la notizia sono le stesse sigle rappresentative dei benzinai Faib, Fegica e Figisc/Anisa che dall'incontro con il Governo non sono riusciti ad ottenere risultati concreti.

Sciopero confermato perchè oggi non abbiamo visto le aperture che ci erano state prospettate. Ce l'abbiamo messa tutta per non dare disagi ai cittadini, ma il governo ha deciso diversamente e il ministero fa marcia indietro sulle promesse avanzate alle associazioni nei tavoli precedenti. Vogliamo incontrare la Meloni, ha dichiarato Giuseppe Sperduto, presidente di Faib Confesercenti.

L’incontro tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e le sigle sindacali Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica era, infatti, un appuntamento del tutto importante per trovare una soluzione valida, e annullare lo sciopero proclamato per i prossimi giorni.

Ancora oggi il Governo non ha saputo o voluto assumere la responsabilità di prendere impegni concreti sulle questioni che direttamente possono incidere anche sui prezzi dei carburanti. Immaginando evidentemente di poter continuare ad ingannare gli automobilisti gettando la croce addosso ai benzinai. Confermato il pessimo giudizio sul decreto, pasticciato ed inefficace, a cui sarà necessario mettere mano pesantemente in sede di conversione, abbiamo proposto con serietà al Governo di assumere alcune iniziative tutte ispirate al recupero della piena legalità nel settore ed al ripristino di un sistema regolatorio certo, con l’obiettivo di adeguare efficienza e gli standard di servizio offerti agli automobilisti italiani e ottenere la proposizione di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti.

Non si esclude che i gestori possano decidere di ridurre la durata dello sciopero, già ridotto a 48 ore. Secondo quanto diffuso, lo sciopero del 25 e 26 gennaio riguarderà anche i self service.

Nonostante il malcontento delle associazioni, arriva una novità da parte del ministero delle imprese e del made in Italy contro il caro carburante: si tratta dell’istituzione di un'app del ministero gratuita che consentirà di conoscere il prezzo medio regionale e, con la geolocalizzazione, anche il prezzo praticato da ciascun distributore.