Cartelloni autostradali con i prezzi del carburante: che flop!

Altroconsumo denuncia il mancato uso dei cartelloni autostradali con i prezzi dei carburanti da parte delle compagnie. In tre tratte autostradali importanti su 20 cartelloni 5 sono stati sempre spenti e 14 perennemente incompleti.

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a cura di Dario D'Elia

I cartelloni autostradali che dovrebbero informare sui prezzi dei carburanti si sono dimostrati un flop clamoroso: spesso sono incompleti o spenti. L'ha scoperto l'associazione Altroconsumo, che ha deciso di chiedere l'intervento del Ministero per lo Sviluppo economico affinché sia reso "funzionante, operativo e aggiornato il sito di Osserva Prezzi Carburanti". Verificando ovviamente "in quali casi i distributori non rispettano le leggi vigenti" e provvedendo nel caso a sanzionare chi se lo merita.

E dire che il sistema dei cartelloni informativi, che riportano i prezzi praticati da 4 distributori più vicini, all'estero funziona egregiamente. Invece, secondo l'inchiesta dell'associazione, su 20 controllati in un mese in tre tratte autostradali (da Roma a Milano, da Roma a Napoli e da Torino a Venezia) 5 sono stati sempre spenti e 14 perennemente incompleti.

Il pieno dottò?

"È un peccato, perché in tutti i casi in cui il prezzo sul cartellone c’era, l’informazione era sempre corretta", si legge nella nota di Altroconsumo. "Lo abbiamo verificato di persona, andando a controllare che il distributore praticasse davvero il prezzo esposto sul cartellone informativo".

Si stima che la completezza di dati consentirebbe agli italiani di risparmiare quasi il 5% sul prezzo della benzina e il 4% su quello del gasolio. "Tradotto in soldoni: un risparmio complessivo per le famiglie italiane di quasi 6,4 milioni di euro", sottolinea l'associazione.

Purtroppo anche il Web non aiuta perché non esistono portali unici ufficiali di tutte le concessionarie autostradali per verificare i prezzi.

Come se non bastasse proprio in queste ore il Codacons ha acceso i riflettori sul meccanismo automatico interno al Codice della Strada che prevede ogni due anni l'adeguamento delle multe stradali in base all’indice Istat dei prezzi al consumo. Dal primo gennaio 2013 il divieto di sosta costerà 41 euro (invece che 39 euro), il mancato uso delle cinture di sicurezza passa a 80 euro (era 76 euro), bucare un rosso costerà 163 euro (154 Euro), l'uso del telefonino varrà 161 euro (151 euro) e infine l’eccesso di velocità costerà sui 168 euro.