Chi comprerà le Mercedes che si guidano da sole?

Mercedes entro il 2020 avrà a listino le prime auto completamente automatiche.

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a cura di Dario D'Elia

Daimler AG, la proprietaria di Mercedes Benz, ha confermato l'intenzione di sbarcare sul mercato con le prime auto che si guidano da sole entro il 2020. "Vogliamo essere i primi a introdurre funzioni automatiche nei veicoli di produzione. Potete esserne sicuri: lo faremo in questa decade", ha dichiarato Thomas Weber, capo sviluppo del colosso tedesco.

Si parla ovviamente di top di gamma e non l'intera linea, ma la questione non cambia. L'obiettivo è realizzare auto capaci di muoversi nel traffico cittadino o sulle autostrade in totale autonomia, lasciando all'autista il "compito" di rilassarsi.

"Ticnologhia pirfetta pe tonare a guitare"

Vi sono già numerosi esperimenti di questo tipo in giro per il mondo: dalla Google car ai progetti Nissan e Volvo. Per altro uno degli esperimenti all'avanguardia è proprio italiano: si chiama BRAiVE ed è curato dall'Università di Parma e VisLab.

La sostanza però non cambia: auto dotate di sensori e capacità di intervento su volante, motore e freni per procedere in sicurezza sia nel traffico cittadino che in quello autostradale, senza il coinvolgimento dell'uomo. Ovviamente sarà sempre possibile riprendere il controllo dell'auto, ma anche in situazioni di emergenza il sistema centrale sarà in grado di intervenire in autonomia.

Daimler AG ha intenzione di svelare uno dei primi prototipi e tecnologie annesse durante il prossimo Salone dell'auto di Francoforte, ma per la produzione bisognerà attendere una decina d'anni.

"La guida autonoma non arriverà in una notte, ma si realizzerà in passi evolutivi", ha aggiunto Weber. Quasi scontato il fatto che il più grande ostacolo al momento è rappresentato dalla legislazione europea, che non prevede ancora la possibilità di veicoli circolanti autonomi se non grazie a licenze speciali temporanee.

Sotto il profilo emotivo e psicologico gli esperti sostengono che in molti automobilisti si stia sviluppando una coscienza più legata a funzionalità e sicurezza. "Le persone preferiscono stare sedute su sedili in pelle, leggendo il giornale o gestire le mail, più che stare al volante nel traffico o nelle monotone autostrade", ha commentato l'analista Georgeric Legros di AlixPartners.

Sarà anche così ma in Italia, a prescindere dalle latitudini, continua a essere inspiegabilmente diffuso il gene del rischio e del mancato rispetto delle regole. In autostrada bisognerebbe andare a 130 km/h e occupare la corsia più a destra, ma si continuano a vedere veicoli che sfrecciano in sorpasso a 160 km/h e sconsiderati a 90 km/h in corsia centrale.

Poi basta varcare i confini italiani e si scopre che può esistere un altro mondo. Dove la maggior parte rispettano le norme, perché se sgarrano il prezzo è altissimo. Esageratamente alto.