Cingolani: +40% sulle bollette di corrente elettrica, l'impennata è senza precedenti

Il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani annuncia sostanziali aumenti sulle bollette per la corrente elettrica: previsti aumenti del 40%.

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a cura di Francesco Daghini

Il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha annunciato quello che già in molti temevano, cioè un sostanziale aumento dei costi della corrente elettrica, un’impennata senza precedenti. Secondo i dati trapelati, si parla di un aumento del 40% dei prezzi dell’elettricità rispetto all’ultimo trimestre, mentre per il gas naturale l’aumento potrebbe essere di poco più del 30%.

In più di un’occasione il ministro Cingolani si è espresso in merito alla decisione della Commissione europea di bloccare la vendita di motori endotermici su veicoli per trasporto privati a partire dal 2035: a suo dire gli obiettivi che questa politica green si è posta sono molto ambiziosi, e potrebbero creare problemi nell’immediato futuro a causa dell’inadeguatezza dei sistemi di fornitura. Ad oggi la quantità di energia che le fonti rinnovabili sono in grado di assicurare non è sufficiente a coprire nemmeno in minima parte il fabbisogno energetico. Inoltre, la svolta verso la mobilità elettrica che è stata fortemente incoraggiata dall’Unione Europea potrebbe rischiare di aggravare ulteriormente questa situazione. Se per il gas naturale la situazione dovrebbe normalizzarsi nei prossimi mesi, sulla questione dell’energia elettrica ci sono invece forti dubbi e il timore è che il prezzo sia destinato ad aumentare ancora in futuro.

Ma quali sono i motivi che hanno portato a questi aumenti? Le cause sono principalmente due: da una parte abbiamo l’aumento del costo delle materie prime, la cui richiesta è tornata ad essere molto alta dopo i lunghi mesi di rallentamenti nella produzione a causa della pandemia, mentre dall’altra parte bisogna tenere da conto il costo dei diritti per le emissioni di anidride carbonica che grazie alle nuove politiche ambientaliste della Ue è più che raddoppiato.

Lo stesso ministro sarebbe favorevole ad un nuovo esperimento nell’ambito del nucleare, considerato che ad oggi non ci sono alternative più valide in grado di soddisfare la sempre crescente domanda di energia.

Il futuro energetico resta fortemente incerto, anche se purtroppo una certezza c’è: a pagare davvero sarà sempre e comunque il consumatore finale, che dovrà valutare molto bene anche l’eventuale acquisto di un mezzo di trasporto elettrico visto l’aumento costante dei costi di ricarica.