Avatar di Valentina Acri

a cura di Valentina Acri

Entro il 2026 sulle le principali strade dell’Unione europea dovrà essere presente almeno una stazione di ricarica ogni 60 chilometri: è quanto indicato nella nuova normativa sulle infrastrutture per i sistemi di alimentazione alternativi a cui il Parlamento europeo ha dato il via libera.

Come sappiamo, le infrastrutture di ricarica sono fondamentali per poter far sì che i nuovi veicoli elettrici si diffondano con capillarità. Tra i principali problemi che ostacolano l’acquisto di una vettura elettrificata, insieme al costo ancora piuttosto elevato, spicca inevitabilmente una scarsa infrastruttura di ricarica. Non a caso, la direttiva Dafi (Directive alternative fuel initiative) del Parlamento europeo impone di realizzare un numero sempre più crescente di infrastrutture in modo da favorire l’utilizzo dei combustibili alternativi al petrolio.

Disponiamo al momento di 377.000 stazioni di ricarica nell’Ue, ovvero la metà del numero che si sarebbe dovuto raggiungere se gli Stati membri avessero mantenuto le promesse. Per salvare il Green Deal, dobbiamo affrontare questa strettoia della decarbonizzazione e realizzare rapidamente l’infrastruttura per i combustibili alternativi, commenta Ismail Ertug.

Nello specifico, la nuova Dafi, oltre ad indicare il numero di stazioni di ricarica da realizzare sulle principali strade dell’Ue, sottolinea che la regola sarà da applicare anche alle infrastrutture dedicate ad autobus o veicoli pesanti sulle arterie più importanti della rete TEN-T.

Non poca l’attenzione sull’idrogeno: gli Stati membri avranno infatti l’obbligo di installare almeno una stazione di rifornimento ogni 100 km entro il 2027. Ad essere richiesta è però anche una ricarica che possa essere semplice e facilmente accessibile, tanto che gli stessi eurodeputati hanno chiesto che le infrastrutture siano aperte a tutti gli utenti, indipendentemente dalla marca di automobile, in modo facile e non discriminatorio.

Strasburgo chiede anche l’indicazione di un prezzo per kWh e per kg, conveniente e confrontabile con i prezzi medi. Un punto di accesso europeo comune per i dati sui combustibili alternativi, in modo da fornire informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi dei combustibili alternativi in tutta Europa.