Come fare rifornimento di AdBlue

L'introduzione della normative Euro 6 nel 2016 ha costretto le case automobilistiche ad equipaggiare le proprie vetture diesel un serbatoio di AdBlue, una soluzione acquosa necessaria per ridurre le emissioni di NOx.

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a cura di Stefano Iovaldi

Con lo scandalo del diesel gate scoppiato nel settembre 2015, è emerso come molte auto non rispettavano gli standard di emissioni di NOX in condizioni di guida reali, questo ha portato le case automobilistiche a dover correre ai ripari. In particolare, per poter rispettare correttamente le normative Euro 6, si è reso necessario dotare le auto diesel di un catalizzatore SCR (Selective catalytic reducer), soluzione utilizzata sui camion sin dal 2006 per le stesse motivazioni, dopo l'entrata in vigore delle normative Euro 4.

All'interno del catalizzatore SCR avviene una riduzione selettiva catalitica degli NOx prodotti durante la combustione del gasolio presenti nei gas di scarico; affinché questo processo di riduzione possa avere luogo, è necessario iniettare nei gas di scarico una soluzione, nota come AdBlue, che reagisce con gli NOx per formare azoto e vapore acqueo.

Cos'è l'AdBlue?

L’AdBlue è un marchio registrato da parte di VDA (Verband der Automobilindustrie), l'associazione dell'industria automobilistica tedesca, per AUS32 (Aqueous Urea Solution 32.5%), ovvero una soluzione atossica, incolore e non infiammabile composta per il 32.5% di urea ad alta qualità, cioè filtrata da parti metalliche, e per il restante 67.5 % da acqua demineralizzata; negli Stati Uniti invece la stessa soluzione è nota come DEF (Diesel Exhaust Fluid).

La normativa a livello internazionale che descrive le caratteristiche necessarie affinché una soluzione di AUS32 possa essere classificata come adeguata è la ISO 22241, perciò, se dovessimo avere dubbi riguardo la conformità di un prodotto, è bene controllare sempre che si faccia riferimento a questa normativa; in alternativa, su alcuni, prodotti, potrebbe esserci un riferimento alla normativa analoga tedesca DIN 70070.

Utilizzare un prodotto AdBlue certificato è fondamentale, poiché il catalizzatore SCR è molto sensibile ad eventuali impurità presenti nella soluzione; perciò usare un prodotto di bassa qualità potrebbe comprometterne l'efficacia causando la formazione di depositi che danneggiano il catalizzatore e l'impianti di iniezione della soluzione. I costi di riparazione o sostituzione dei vari componenti sono molto elevati e potrebbero inoltre non essere coperte dalla garanzia, dato che i costruttori generalmente specificano l'utilizzo di prodotti garantiti, in particolare sul libretto vengono indicati i prodotti idonei per la propria vettura.

Consumo di AdBlue

La quantità di AdBlue utilizzata per ridurre le emissioni di NOx varia tra il 2 % e il 5 % del gasolio bruciato a seconda delle condizioni operative in cui si trova il motore, di conseguenza il consumo è attorno a 1/2 litri ogni 1000 km. I serbatoi di AdBlue delle moderne vetture diesel variano a seconda dei modelli, e partono da valori di 10 litri per arrivare fino a 2o litri; perciò, un pieno di AdBlue è generalmente sufficiente per percorrere in media 10000 km. In ogni caso, anche nelle condizioni peggiori, non si raggiungono valori inferiori ai 5000 chilometri.

Quando il livello di AdBlue presente nel serbatoio scende sotto al 20 %, livello che corrisponde ad una autonomia residua che può variare dai 1000 ai 2000 km a seconda dei modelli, una spia o un messaggio compare sul cruscotto per indicarci la necessità di fare rifornimento e mostrandoci l'autonomia residua. In caso di mancato rifornimento, la comunicazione diventa sempre più invadente con il passare del tempo, fino a quando la centralina dell'auto inizia a limitare le prestazioni del motore per evitare lo svuotamento totale del serbatoio.

La segnalazione avviene quando si hanno ancora molti chilometri di autonomia, poiché il sistema di controllo delle auto recenti è studiato per non permettere l'avvio del motore qualora il serbatoio di AdBlue dovesse essere a secco: in mancanza di AdBlue, infatti, la vettura non è più in grado di rispettare i limiti di emissioni di NOx previsti dalle normative Euro 6 e quindi non potrebbe più circolare.

Per ricaricare il serbatoio della propria vettura è bene sapere dove è posizionato: nelle vetture più moderne il tappo del serbatoio è posizionato accanto a quello del gasolio, ed è colorato di azzurro; perciò, è sufficiente aprire lo sportello e rimuovere il tappo del serbatoio per poterlo riempire. Tuttavia, in alcuni modelli meno recenti, il tappo per accedere al serbatoio potrebbe trovarsi nel cofano motore o nel bagagliaio; in quest'ultimo caso il tappo si trova al tappetino e potrebbe essere necessario dover rimuovere la ruota di scorta, quando presente, per potervi accedere.

Pertanto, nel caso si sia proprietari di vetture di quest'ultima categoria, riempire il serbatoio usando una tanica diventa una necessità, mentre negli altri casi è possibile rifornire il serbatoio sia usando una tanica, sia presso una stazione di rifornimento attraverso una pompa analoga a quella per fare rifornimento di una vettura diesel o benzina.

Rifornimento usando una tanica

Riempire il serbatoio tramite una tanica è un'operazione che richiede prudenza, infatti, pur non essendo tossico o infiammabile l'AdBlue è corrosivo per alcuni metalli e per le vernici, inoltre, c’è il rischio di macchiarsi gli indumenti. Diventano quindi necessarie tutte le accortezze per evitare che nel processo di rifornimento, una parte della soluzione venga dispersa all'esterno. Per evitare questi problemi, le taniche vengono equipaggiate con appositi tubi da avvitare sulla tanica.

Alla seconda estremità del tubo, di solito, si trova un beccuccio da inserire nel serbatoio; una volta montato il tubo sulla tanica e inserito il beccuccio nel serbatoio, il processo diventa facile poiché è sufficiente sollevare la tanica fino a quando non si è completamente svuotata o fino a quando il serbatoio è pieno. Infine, quando si estrae il tubo dal bocchettone del serbatoio, bisogna fare attenzione ad evitare la fuoriuscita di gocce della soluzione di AdBlue.

Le taniche di AdBlue sono costituite da materiali resistenti alla corrosione con volumi che possono variare dai 2 ai 10 litri, e vengono vendute presso i concessionari d’auto, i negozi di ferramenta, online, nei supermercati, ed anche presso le stazioni di servizio. Il costo, ad esempio, di una tanica di 10 litri, può variare dai 10 € fino ai 30 € a seconda dei produttori e dell’inclusione o meno del tubo durante l’acquisto.

È importante sapere poi le condizioni in cui va conservato l'AdBlue, qualora si acquistino delle taniche da tenere di scorta nel proprio garage: infatti, il prodotto ha una durata massima di 12 mesi, che possono diventare 18 mesi per alcuni produttori, se conservato correttamente. L'intervallo di temperature per conservare la soluzione correttamente va dai -5 °C ai 25 °C; infatti, con temperature inferiori si rischia la formazione di cristalli, dato che il punto di congelamento si trova ai -11 °C. Allo stesso modo, bisogna evitare che la temperatura superi i 30 °C poiché a questa temperatura inizia un processo di idrolisi che degrada la soluzione. Per uno stoccaggio corretto bisogna evitare l'esposizione diretta alla luce del sole.

A causa della difficoltà di conservazione, si consiglia di acquistare l'AdBlue solo quando bisogna rifornirsi ed, inoltre, è indicato utilizzare completamente il contenuto della tanica: per questo motivo è consigliato fare un rapido calcolo di quanti litri si possono inserire nel serbatoio prima dell'acquisto.

Rifornimento alla pompa

Con l'introduzione dell'AdBlue sui camion nel 2006, si sono diffuse presso le stazioni di servizio, in particolar quelle autostradali, delle pompe del tutto simili a quelle del gasolio e della benzina dedicate all'AdBlue. Ricaricare il serbatoio dell'AdBlue presso una stazione di servizio in cui è presente una pompa idonea, è un'operazione analoga a fare il pieno di carburante della vostra auto.

Per fare rifornimento, quindi, dobbiamo innanzitutto parcheggiare la nostra vettura con il serbatoio vicino alla pompa e controllare il numero di questa presso cui intendiamo rifornirci prima di recarci alla colonnina per pagare. A questo punto possiamo effettuare il pagamento: come per il rifornimento di carburante è possibile pagare sia in contanti, sia con carta di credito o bancomat. Una volta effettuato il pagamento potremo selezionare il numero della pompa presso cui vogliamo rifornirci.

Una volta selezionata la pompa bisogna togliere il tappo del serbatoio dell'AdBlue, estrarre la pistola dal supporto della colonnina ed inserirla nel bocchettone del serbatoio: a questo punto possiamo iniziare a premere la leva della pistola fino a quando il serbatoio non sarà pieno o quando avremo esaurito la quantità corrispondente a quanto abbiamo pagato. Una volta terminata la ricarica, possiamo estrarre la pistola delicatamente evitando di rilasciare parte della soluzione all'esterno e riporre la pistola nella apposita sede nella colonnina.

Dato che il diametro del serbatoio dell'AdBlue è molto inferiore rispetto a quelli del serbatoio del gasolio, è praticamente impossibile inserire gasolio, o anche benzina, all'interno del serbatoio dell'AdBlue; anche il contrario è difficile che avvenga, poiché la pistola dell'AdBlue è dotata di una linguetta che impedisce il funzionamento della pompa se non quando inserita nel bocchettone dell’apposito serbatoio.

In ogni caso, qualora si dovesse versare dell'AdBlue nel serbatoio del gasolio o viceversa, è necessario evitare di accendere il motore e rivolgersi ad un'officina, al fine di svuotare immediatamente il serbatoio incriminato. Per evitare qualsiasi errore, è sufficiente ricordarsi che il tappo del serbatoio dell'AdBlue e la corrispondente pompa, sono sempre colorate di azzurro, mentre sono colorate di nero per il gasolio e di verde per la benzina.

Il costo dell'AdBlue presso le stazioni di ricarica è attorno ai 0.6-0.7 €/litro, molto più basso rispetto alle taniche; tuttavia, essendo questi distributori originariamente dedicati ai camion, non sempre la qualità dell'AdBlue erogato è in linea con quanto richiesto dai produttori delle nostre auto. Infatti, alcune case costruttrici specificano sul libretto di non fare rifornimento utilizzando la soluzione di AdBlue usata nei camion: ciò avviene perché i catalizzatori usati sulle auto sono più delicati e di conseguenza più sensibili alla qualità della soluzione.

Ultimi suggerimenti

La maggior parte delle auto sono configurate affinché l'indicazione di fare rifornimento scompaia solo se è stato effettuato un rifornimento di almeno 5 litri. Se abbiamo effettuato un pieno di almeno 5 litri di AdBlue la spia dovrebbe scomparire in automatico alcuni secondi dopo l'accensione del motore; in alternativa l'indicazione scompare dopo pochi minuti di guida.

Precisiamo inoltre che l'AdBlue è presente anche in tutti i più recenti veicoli ibridi diesel + unità elettrica, come il recente Mercedes Classe E 300de che abbiamo avuto modo di provare.