Forse a causa dell’aumento del prezzo del carburante, avvenuto in tutto il mondo e non solo in Italia, in America sono stati registrati dei furti singolari che non accadevano ormai da diverso tempo. Se pensavate che il furto della marmitta catalitica fosse già piuttosto singolare, vi sbagliavate di grosso: tra le ultime “novità” del settore sembra ci sia il furto della benzina.
Alcuni casi sono stati di recente registrati in Pennsylvania, California, Missouri e Wisconsin, ma questo potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Questo genere di furti non accadeva dagli anni ’70, quando i ladri aspiravano direttamente il carburante dai serbatoi; strategia che ora non è più possibile, complice la presenza di una serie di valvole che evitano che la benzina e il diesel possano uscire dal bocchettone del serbatoio, grazie ad alcune regole di sicurezza legate all’antiribaltamento.
Sebbene il problema potrebbe sembrar risolto, l’introduzione sempre più marcata di veicoli a ruote alte ha reso la vita dei ladri più semplice consentendo loro di rubare il carburante semplicemente bucando il serbatoio. La polizia americana, a questo proposito, suggerisce ai possessori di SUV e jeep di parcheggiare l’auto sempre in ambienti ben illuminati e con il retrotreno rivolto verso il parcheggio, così da rendere la zona la più esposta e visibile possibile. Rimanere a piedi a causa dell’esaurimento del carburante è sicuramente spiacevole ma possibile, non poter invece usare l’auto a causa della perforazione del serbatoio può costare molto caro. In alcuni casi, il prezzo per la riparazione può superare anche i 1.000 euro.
Fortunatamente, le polizze assicurative che coprono gli atti vandalici, in genere, coprono anche questo genere di riparazioni e pertanto non dovrebbe essere necessario spendere alcuna cifra per aggiustare il proprio veicolo. La speranza è che il prezzo della benzina rientri nei suoi normali livelli e che non si arrivi a misure così drastiche anche nel nostro paese.