Da Roma a Reggio Calabria in elettrico: due deputati del M5S ci riprovano

Due deputati del M5S reagiscono ad un inchiesta di "Piazza Pulita" riprovando, sul campo, il viaggio intrapreso e durato oltre 50 ore: l'idea è chiara, ripristinare l'immagine delle auto elettriche.

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a cura di Stefano De Ciechi

A distanza di qualche settimana dalla pubblicazione del contenuto di Piazzapulita, dove si evidenziava (maldestramente) che erano necessarie oltre 50 ore per percorrere Roma-Reggio Calabria, due deputati del Movimento 5 Stelle hanno deciso di replicare il tragitto per fugare ogni sospetto. Per la prova è stata utilizzata una Renault Zoe, una delle auto elettriche più scelta dagli italiani, sebbene non citata apertamente nel contenuto. Realizzato dai deputati Luca Sut e Giuseppe Chiazzese, da sempre in prima linea per la mobilità elettrica, e autori di molti decreti che hanno incrementato i famosi incentivi, il test drive ha evidenziato come la mobilità elettrica possa funzionare al pari di un veicolo endotermico.

A differenza della prova di Piazzapulita che ha richiesto una tempistica di 52 ore per coprire la tratta Roma-Reggio Calabria di circa 700 km, il nuovo viaggio ha richiesto poco meno di 10 ore. Il risultato rappresenta una chiara prova di quanto basti un minimo di conoscenza del nuovo mezzo, inteso soprattutto come gestione delle fermate atte al rifornimento di energia, per poter agevolmente sostenere lunghe tratte di percorrenza in modalità del tutto simili a quelle di un tradizionale veicolo dotato di motore a scoppio. Durante il viaggio sono state utilizzate colonnine hyperfast di Ionity e normali colonnine fast di Enel X, infrastrutture "casualmente" ignorate dal servizio di cui sopra. Lungo tutto il tragitto i protagonisti sono stati contattati da insideevs, in un interessante commento sull’accaduto:

Quello che stiamo facendo è la dimostrazione che il viaggio può avvenire in grande tranquillità. È chiaro che bisogna conoscere le app e avere dimestichezza, e poi è abbastanza pacifico che chiunque eviterebbe di partire con solo il 65% di batteria. Persino i cellulari che accendiamo ogni mattina hanno il 100% di carica.

L’obiettivo a lungo termine dei deputati M5S è capovolgere l’attuale scenario degli incentivi statali, che vedono ancora una fetta economica troppo grande finire nel paniere destinato all’acquisto di auto tradizionali, cercando così di accompagnare il mercato delle auto elettriche ad un bilanciamento dei prezzi con quelli delle vetture a motorizzazione classica.

“Come Movimento 5 Stelle – dichiara Chiazzese – proporremo una programmazione nel 2022-2025 per le auto elettriche, in modo da accompagnare il mercato che nel frattempo potrà avvicinarsi in modo naturale alla fine del periodo alla parità di prezzo con le vetture a combustione. Le altre forze di maggioranza in Parlamento però spingono anche per incentivare il termico e noi siamo parte di una coalizione. Da parte nostra non vorremmo comunque andare oltre i 60 g/km di CO2 (includendo così le ibride plug-in, ndr), anche perché altrimenti saremmo l’unico grande Paese europeo a incentivare i motori termici.