Dacia ha annunciato di aver venduto 537,095 auto nell’arco del 2021, registrando un aumento del 3% rispetto al 2020, nonostante le difficoltà incontrate nella produzione di nuove auto a causa della crisi dei semiconduttori e di altre componenti elettroniche.
Durante il 2021 Dacia ha portato sul mercato la sua prima auto elettrica: si chiama Dacia Spring Electric – qualche mese fa l’abbiamo testata e ve l’abbiamo raccontata – e secondo quanto afferma il brand di origine rumena oggi di proprietà del Gruppo Renault, l’auto avrebbe ottenuto un successo inaspettato, con ben 27,876 esemplari venduti a partire dal mese di marzo quando è effettivamente arrivata sul mercato, pari al 5.2% del totale venduto da Dacia durante l’anno, ma in soli 9 mesi.
Dacia Spring continua ad avere una domanda molto alta, e alla fine del 2021 la compagnia aveva ricevuto 46,000 ordini, quasi il doppio di quelli che è riuscita a evadere nel corso dei 9 mesi.
“Abbiamo iniziato a vendere Dacia Spring nel mese di marzo e fin da subito è stato un successo evidente, con più di 46,000 ordini registrati entro la fine del 2021. Dacia Spring Electric è un’auto pensata per rendere la mobilità elettrica accessibile ai più, ed è subito diventata un riferimento per il mercato, anche grazie alla sua capacità di portare nuovi clienti al brand Dacia: l’80% di chi ha acquistato Dacia Spring non aveva una Dacia in precedenza.”
Il mercato delle auto elettriche continua a crescere e modelli come Dacia Spring Electric sono un’enorme spinta in avanti, grazie al suo approccio economico; il segmento entry-level del mercato elettrico in Europa ad oggi è praticamente inesistente, ed è quindi inevitabile che chi va in cerca di un’auto elettrica economica venga a conoscenza della Dacia Spring Electric.
Uno dei pochi aspetti negativi legati alla Dacia Spring Electric è che ad oggi viene assemblata in Cina – aumentando tempi e costi di produzione, e a volte con risultati più scarsi in termini di qualità dell’assemblaggio – e la speranza è che presto Dacia riesca a trovare il modo di assemblare l’auto in Europa, come già fa per il resto della sua gamma.