Dash cam: cos'è, perché averla e come scegliere quella giusta

Le dash cam sono videocamere da installare in auto, possono aiutare in caso di sinistri o di atti vandalici: come si sceglie quella giusta?

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una grande diffusione delle dash cam, quelle videocamere progettate per essere installate nell'abitacolo delle auto per riprendere ciò che avviene durante la guida o anche mentre l'auto è parcheggiata: grazie alle dash cam su Youtube possiamo vedere lunghi montaggi degli incidenti stradali più strani e impensabili, ma l'intrattenimento non è la principale funzione svolta da queste telecamere che invece possono essere uno strumento prezioso in caso di sinistri in cui è difficile stabilire chi è nel torto, o persino in caso di atti vandalici. Il termine nasce dalla parola "dash", abbreviazione di "dashboard" che significa cruscotto: la dash cam è una videocamera che si posiziona sul cruscotto per riprendere quello che avviene davanti all'auto, anche se negli ultimi anni il posizionamento della videocamera si è spostato nella parte alta del parabrezza, in una posizione tale da non ostruire la vista di chi sta guidando.

Perché avere una dash cam?

Il motivo per cui sempre più persone decidono di installare una dash cam sulla propria auto è molto semplice: in caso di sinistri, specialmente nei casi particolari in cui risulta difficile attribuire la responsabilità dell'incidente, una prova video può semplificare nettamente l'intervento dell'assicurazione che sarà quindi più tempestivo e - si spera - soddisfacente per le persone coinvolte. Attenzione però all'aspetto del rispetto della privacy: i video ripresi in luogo pubblico devono essere condivisi soltanto con le compagnie assicurative ed eventualmente con le autorità competenti per evitare di infrangere la privacy delle persone mostrate nelle riprese.

Come scegliere quella giusta?

Vista l'ampia diffusione avvenuta negli ultimi anni, non stupisce che l'offerta di dash cam sia ricchissima: si può scegliere tra i modelli più economici che partono da cifre intorno ai 50 € fino ad arrivare ai modelli più costosi e dotati di funzioni particolari che possono superare tranquillamente la soglia dei 200 €. Il criterio di scelta della dash cam è sostanzialmente uno, e riguarda la qualità dell'immagine: è inutile dire che se l'immagine ripresa non è abbastanza dettagliata il video potrebbe risultare inutile ai fini assicurativi, ed è quindi importante scegliere una dash cam di buona qualità che sia in grado di riprodurre immagini chiare anche in condizioni di scarsa visibilità, al buio, con pioggia o nebbia.

Senza dubbio uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è la risoluzione dell'immagine: oggi come oggi lo standard è la risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel) ed è fortemente sconsigliabile scendere sotto a questa risoluzione. Altri due aspetti tecnici da tenere da conto sono l'angolo di visuale - anche se stanno già facendo la loro comparsa sul mercato le prime dash cam con ripresa a 360° - e il frame rate dell'immagine: nel caso del frame rate lo standard è 30 fps ("frame per second") ma alcuni modelli si spingono anche a 60 fps - un video con un maggior numero di fps risulterà più fluido, ma inevitabilmente anche più pesante in termini di memoria occupata sulla Micro SD che si trova normalmente all'interno della dash cam.

Capitolo archiviazione: la Micro SD appena citata è di vitale importanza e in fase di acquisto bisogna fare attenzione perché a volte non è inclusa con la dash cam stessa. Dato che le dash cam sono programmate per riprendere automaticamente ogni volta che si avvia l'auto, la Micro SD inevitabilmente si riempie molto in fretta ma niente paura, perché così come sono programmate per riprendere automaticamente, le dash cam sono anche programmate per sovrascrivere automaticamente i vecchi video con quelli nuovi. Le dash cam più evolute sono anche dotate di un sistema in grado di segnalare un video come importante, qualora quel video contenesse un sinistro o un altro momento di interesse, impedendone la sovrascrittura automatica.

Questa tipologia di videocamera riceve automaticamente la corrente che la alimenta dall'auto non appena quest'ultima viene messa in moto, ma in casi particolari si può decidere di utilizzare una dash cam dotata di batteria così da consentire riprese video anche ad auto spenta. Normalmente si può alimentare una dash cam priva di batteria utilizzando il cavo USB in dotazione e un adattatore per la presa accendisigari che tutti quanti abbiamo in auto. I più raffinati preferiscono alimentare la dash cam dalla scatola fusibili dell'auto così da collegare automaticamente l'accensione della videocamera a quella dell'auto e soprattutto per nascondere il cavo di alimentazione che altrimenti resta a vista nell'abitacolo.

Il mercato offre una serie di proposte di varia natura; dai modelli più classici a forma parallelepipeda, vicina al concetto di action cam per certi versi, a quelli cilindrici fino a soluzioni più sofisticate "all-in-one" come quella di Carlinkit recensita in precedenza. Nell'attesa della guida dedicata che collegheremo all'articolo non appena sarà pronta (aggiorneremo l'articolo), abbiamo selezionato tre modelli differenziati in base al prezzo e naturalmente quelle che possono essere le necessità.

Dash cam, qualche proposta

La dash cam Abask Dash Cam J05 offre riprese a risoluzione Full HD (che potrete trovate indicata anche come 1080p) e un angolo di visuale di ben 310° grazie ai due obiettivi che riprendono sia la strada sia l'interno dell'abitacolo - una sicurezza in più per chi fa l'autista, il tassista o lavora per Uber. Grazie all'alta risoluzione di ripresa e alla tecnologia HDR integrata, la Abask J05 offre riprese di alta qualità anche di notte. Nel momento in cui scriviamo questo articolo la Abask J05 è in sconto su Amazon al prezzo di 69.99 € ma il suo prezzo normale è di 99.99 €, con una Micro SD da 32GB di memoria inclusa nel prezzo.

La dash cam Wolfbox G840H, come si nota subito dall'immagine, ha un design decisamente particolare: da installare sullo specchietto retrovisore interno all'abitacolo, questa dash cam è dotata di una doppia telecamera - una frontale, e una posteriore, da posizionare nella zona del portellone come se fosse una videocamera per il parcheggio. Per quanto riguarda la risoluzione abbiamo una classica videocamera Full HD per la parte posteriore, mentre quella anteriore tocca i 2560x1440 pixel, o 1440p. Il display aggiuntivo che si sovrappone allo specchio originale è in grado di svolgere la sua normale funzione di specchio, ma quando si attiva diventa un display touch-screen da cui si possono scattare foto in caso di emergenza. Wolfbox G840 è dotata di funzioni molto utili come il monitoraggio mentre l'auto è parcheggiata, o il sistema G-sensor che attiva automaticamente la ripresa qualora l'auto venisse urtata mentre è ferma e spenta. In questo caso il prezzo lievita intorno ai 200 €, con Micro SD da 32GB inclusa nel prezzo.

La dash cam VANTRUE E3 è un modello che sfiora i 300 € su Amazon al momento e offre, a differenza degli altri due modelli citati, ben 3 videocamere: ne abbiamo una frontale, che svolge la funzione principale della dash cam operando alla risoluzione di 1944p, una interna che riprende l'abitacolo e una posteriore che riprende cosa avviene dietro al nostro veicolo - entrambe con sensori a risoluzione Full HD. Inoltre, grazie alla vista a infrarossi, i video in notturna risultano di alta qualità, il tutto condito da un ottimo supporto a livello di applicazione da smartphone e da funzioni avanzate come la presenza di un GPS integrato, che permette di indicare con estrema precisione dove ci si trovava al momento della ripresa video, un aspetto che può tornare molto comodo in caso di dispute assicurative. Ovviamente non mancano le funzioni che attivano le riprese video in caso di sinistro o atti vandalici mentre l'auto è parcheggiata, e con tutte quelle telecamere si può star certi che qualche informazione utile verrà catturata.

Cosa dice la Legge?

Al momento in Italia non esistono norme particolari che regolamentano l'utilizzo della dash cam pertanto l'installazione è assolutamente lecita e consentita, ma come anticipato è importante assicurarsi che i soggetti ripresi a nostra insaputa - la dash cam è piccola e raramente viene notata - non vengano mostrati pubblicamente su altre piattaforme, come ad esempio potrebbe succedere qualora decidessimo di condividere un video ripreso dalla nostra auto. Il consiglio è sempre quello di oscurare visi e targhe qualora si volesse a tutti i costi condividere pubblicamente un video ripreso con la dash cam, ma in generale è consigliabile limitare la condivisione di questi video solo con le autorità competenti o le compagnie assicurative.

Installare la dash cam

Le dash cam sono strumenti molto semplici da installare e utilizzare, la configurazione una volta aperta la confezione non dura che pochi minuti, giusto il tempo di scaricare - se necessario - l'applicazione dedicata sul proprio smartphone e trovare il punto giusto dove fissarla all'interno dell'auto. I metodi di installazione più comuni sono la ventola come quella che si utilizza per i navigatori, o gli adesivi ad alta resistenza che però ovviamente sono una soluzione più definitiva. A questo punto non ci resta altro che pensare a come posizionare il cavo di alimentazione della dash cam, al fine di nasconderlo alla vista.

Vuoi installare una dash cam nascondendo i cavi? Il consiglio è quello di aprire Youtube e trovare qualcuno che abbia già svolto un lavoro simile sul tuo modello di auto o su un modello molto simile. Smontare le plastiche del cruscotto di un'auto non è un lavoro particolarmente complicato ma richiede la giusta delicatezza e una serie di piccoli strumenti di plastica pensati per aprire le clip che bloccano i vari elementi degli interni, senza rovinarle o romperle. Per svolgere al meglio questo lavoro sarà necessario armarsi di tanta pazienza ma il risultato sarà molto più pulito e soddisfacente e la dash cam sembrerà una componente originale dell'auto anziché un'aggiunta.