Decreto carburanti, il Senato approva il testo

Decreto carburanti, arriva l'approvazione del testo da parte del Senato: in arrivo nuove regole per i gestori delle pompe di benzina.

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a cura di Francesco Daghini

Si è parlato molto del decreto carburanti nelle ultime settimane e non c'è da sorprendersi, considerato quanto è delicato ultimamente l'argomento: tutto il mercato energetico è in una fase di forte tumulto e i consumatori ne hanno risentito negativamente sia sulle bollette di casa, sia quando si recano al distributore, con prezzi del carburante che sono tornati comodamente oltre 1.80 € al litro dopo che le accise temporaneamente rimosse sono state reintrodotte.

L'ok definitivo da parte del Senato per il decreto carburanti è arrivato; il decreto si è posto come obiettivo quello di ridurre la speculazione sui prezzi e lo fa introducendo una serie di nuovi obblighi che i gestori delle pompe di benzina saranno obbligati a rispettare, pena multe che possono variare da 200 a 2000 € con la possibilità di sospensione dell'attività da 1 a 30 giorni in caso di ripetute violazioni.

Tra le novità abbiamo l'introduzione di un cartello che indichi il prezzo medio regionale del carburante in ogni stazione di servizio, così che possa essere immediatamente paragonato a quello praticato; in caso di pompe di benzina autostradali, il prezzo medio mostrato dovrà essere quello nazionale. Grazie al decreto carburanti si andrà a introdurre anche la tanto chiacchierata accisa mobile , uno strumento per cui sarà possibile introdurre o rimuovere molto facilmente le accise sulla benzina proporzionalmente a quanto stanno aumentando o diminuendo i prezzi del carburante.

Infine, nonostante gli app store di iOS e Android ne siano già pieni, il Governo ha deciso di creare un'applicazione apposita per il controllo dei prezzi da parte dei cittadini, che avranno modo di consultare il prezzo di benzina e diesel di uno specifico distributore senza dovercisi recare di persona; sarà interessante vedere il risultato finale di questa applicazione, dato che sul mercato ci sono prodotti concorrenti ormai in sviluppo continuo da diversi anni.

Il decreto carburanti continua a far discutere a causa della presa di posizione che ha nei confronti dei gestori delle pompe di benzina, che alla fine del mese di gennaio avevano anche indotto uno sciopero generale per protestare contro questo provvedimento.