Documento Unico di circolazione e proprietà: richiesta una proroga di 6 mesi

Le associazioni del settore auto comparto chiedono la proroga di 6 mesi dell’entrata in vigore del Documento Unico di circolazione e proprietà dei veicoli prevista per il 31 marzo.

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a cura di Valentina Acri

Sono diverse le associazioni del settore automobilistico che chiedono con urgenza la proroga di almeno 6 mesi del termine per l’entrata in vigore della nuova disciplina del Documento Unico di circolazione per le pratiche di passaggio di proprietà e immatricolazione dei veicoli.

Le associazioni Anfia, Unrae, Aniasa, Assilea, Federauto e Unasca hanno inviato in una lettera al Ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, la richiesta di proroga per l’entrata in vigore del Documento Unico di circolazione e proprietà dei veicoli prevista per il 31 marzo, come conseguenza del mancato inserimento nel Decreto Milleproroghe dell’emendamento che conteneva la proroga per l’implementazione del Documento unico che unifica in un solo elemento la carta di circolazione e il vecchio certificato di proprietà (CDP).

Come reso noto nel comunicato, le diverse associazioni del settore giustificano l’inevitabile urgenza della proroga vista l’inattuabilità del processo di migrazione al nuovo sistema del “Documento Unico” entro fine marzo, manifestando dunque preoccupazione per un regolare funzionamento del sistema, con il conseguente rischio di arrecare disagi sia ad operatori che cittadini, congiuntamente agli impatti negativi sullo stesso mercato automobilistico già drasticamente colpito dall’attuale crisi dovuta dalla pandemia da Covid-19.

Seppure in fase di progressivo consolidamento e nonostante il forte impegno delle Amministrazioni (Motorizzazione e ACI/PRA) e degli Sportelli Telematici dell’Automobilista il sistema necessita ancora di diverse implementazioni informatiche e test di tenuta, senza dimenticare il contesto epidemiologico e di limitazioni nel quale tutti gli operatori continuano a lavorare.

Non a caso dunque nonostante l’impegno di Motorizzazione, Sportelli Telematici dell’Automobilista ed ACI, le associazioni evidenziano come per il sistema sia necessaria la presenza di diverse implementazioni informatiche, sottolineando tuttavia le difficoltà che la pandemia da coronavirus sta arrecando agli operatori. Il 31 marzo è piuttosto vicino e, secondo le stesse rappresentanze, non vi sono le tempistiche adeguate per l’adozione di un sistema informatico così complesso. A tal proposito, le associazioni del comparto auspicano che il Governo provveda ad inserire all’interno del primo provvedimento utile un opportuno e ragionevole nuovo termine, concedendo una proroga di almeno 6 mesi.