Drone sottomarino per la caccia all'aereo scomparso

Il Boeing 777-200ER della Malaysian Airlines scomparso 38 giorni fa sarà cercato anche dal drone sottomarino più avanzato: il Bluefin-21.

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a cura di Dario D'Elia

A 38 giorni dalla scomparsa del volo MH370 della Malaysian Airlines pare che sia giunto il momento di scatenare i droni sottomarini. Il capo del Joint Agency Coordination Centre, Angus Houston, oggi hanno annunciato che a breve il Bluefin-21, uno dei modelli più avanzati, verrà impiegato per le ricerche nell'Oceano Indiano. Al ritmo di 40 chilometri quadrati ogni 24 ore mapperà i fondali oceani alla profondità massima di 4.500 metri sfruttando il suo sofisticato sonar. La sua velocità è di 6 km/h. In pratica questo siluro da 750 kg, che misura 5,25 metri, segue il profilo del fondale e con passaggi sovrapposti copre l'area designata per le ricerche. Un approccio che ricorda molto la caccia anti-sommergibile.

Bluefin-21

Ovviamente partirà dalle aree contigue a dove sono stati captatati gli ultimi flebili segnali della scatola nera, ma ci vorrà comunque del tempo. Senza contare il fatto che le batterie dei sistemi di emergenza del velivolo sono accreditate per circa 30 giorni.

Oggi le ricerche sono concentrate in un'area sottomarina tra l'Oceano Indiano e il Bacino di Perth, in Australia. Nell'operazione sono coinvolte anche la nave australiana Ocean Shield con il suo ricevitore a traino TPL-25 e l'aereo P-3 Orion e la sua dotazione di boe acustiche.