Ecobonus per le 2 ruote: fino a 4.000 € di incentivi

Torna l'Ecobonus per le 2 ruote elettriche: fino a 4000 euro di incentivi se si rottama un vecchio scooter inquinante.

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a cura di Francesco Daghini

L’elettrico è un tema sempre caldo e spesso fonte di accese polemiche, ma quasi tutti devono ammettere la comodità e immediatezza di utilizzo degli scooter elettrici: non a caso questi piccoli e leggeri veicoli si sono diffusi a macchia d’olio nelle grandi città, sia grazie ai servizi di sharing, ma anche tra gli acquirenti privati. Per questo motivo il Governo ha deciso - già con la Legge di Bilancio 2021 - di rinnovare l’Ecobonus per le 2 ruote elettriche, riattivando la piattaforma ecobonus.mise.gov.it attraverso la quale i concessionari potranno fare richiesta per gli incentivi all’acquisto.

Sono 150 milioni i fondi stanziati per il progetto, da qui fino al 2026: 20 milioni stanziati – e non utilizzati a fondo – nel 2021, stessa cifra per il 2022 e 2023, per poi salire a 30 milioni all’anno dal 2024 al 2026, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

Per ottenere il contributo statale si dovrà acquistare moto o scooter elettrici o ibridi – anche se personalmente non sono a conoscenza di soluzioni a 2 ruote con motori ibridi già circolanti per le strade, al limite si tratta di progetti ancora in fase di sviluppo – appartenente alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e, categoria che includono anche i tricicli e i quadricicli a motore, senza limiti di potenza.

A giudicare da come è andata nel 2021, durante il quale i 20 milioni stanziati non sono stati utilizzati per intero, è assai probabile che lo stesso avvenga nel 2022; qualora foste interessati all’acquisto, l’incentivo permetterà di coprire il 40% del costo del nuovo in caso di rottamazione contestuale, o del 30% in caso di acquisto senza rottamazione. Il limite massimo di rimborso è rispettivamente di 4.000 e 3.000 euro, e viene erogato sotto forma di sconto fatto direttamente dal concessionario; sarà poi quest’ultimo a rifarsi sul Governo per avere la quota mancante.

I requisiti della rottamazione sono molto semplici: il mezzo rottamato deve appartenere alla categoria L e deve essere omologato in una delle classi inquinanti Euro 0, 1, 2 o 3, andando quindi a escludere scooter più recenti e puliti. In fase di acquisto si potrà decidere di rottamare un veicolo intestato a sé stessi o eventualmente anche a un familiare o convivente da almeno 12 mesi.