Entro fine 2023 Mazda presenterà la CX-80

Il CEO di Mazda Europa promette che entro la fine del 2023 debuterrà in Europa il nuovo SUV CX-80, a sette posti.

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a cura di Florinda Maraschi

Entro la fine dell’anno il CX-80 si aggiungerà alla flotta di casa Mazda. Dopo il CX-60 presentato lo scorso anno al mercato europeo e il CX-90 più recentemente approdato negli Stati Uniti, il nuovo SUV di Hiroshima debutterà presto nel vecchio continente. Parola di Martjin ten Brink, CEO di Mazda Europa.

La casa però non ha aggiunto altro circa le caratteristiche del nuovo modello, ma qualcosa si sa già. Il nuovo CX-80 sarà probabilmente l’anello di congiunzione tra il più compatto CX-60, essendo un po’ più grande e dotato di tre file di sedili, e l’imponente CX-90, perché promette di avere dimensioni più contenute. Si ipotizza una lunghezza di almeno 4,74 metri e anche il passo dovrebbe essere maggiore di 2,87 metri.

Avendo in comune con la sorella minore la piattaforma, si può ipotizzare che condivideranno, almeno in parte, le motorizzazioni. Quindi sia il 2,5 l benzina ibrido plug in che 6 cilindri in linea da 3,3l diesel ibrido. L’Europa non resterà il solo mercato di riferimento del nuovo modello, se verrà sicuramente messo in vendita anche in Giappone e probabilmente in altri mercati. 

Ten Brink, nella sua intervista ad Automotive News Europe, ha confermato che la CX-3 sarà presto fuori dai listini, sebbene resti ancora un piccolo stock disponibile alla vendita. Mazda Europa punta tutte le sue speranze adesso sul CX-5, che potrebbe essere il modello più venduto anche per il 2023, considerato inoltre l’introduzione della nuova versione a benzina mild-hybrid.

Durante l’intervista, il CEO ha anche aperto alla possibilità di applicare il motore rotativo Wankel su altri modelli, oltre che l’MX-30, sempre con la funzione di range extender (viene utilizzato come generatore di energia per ricaricare la batteria quando necessario). Dal momento che sia Mazda3 che CX-30 condividono la stessa piattaforma, non sarebbe difficile adattarle all’uso di questo configurazione ibrida plug-in assai particolare.

Il marchio di Hiroshima, nonostante al momento abbia a listino un solo modello elettrico, la MX-30 appunto, stima che per la fine del decennio le proprie vendite potranno essere costituite tra il 40 e il 70% da modelli elettrici. Alla luce di questi dati, sarebbe sensato considerare l’ipotesi di adottare il sistema messo a punto sulla MX-30 al più presto su più modelli della gamma.