Uno stabilimento di produzione Tesla al posto di una vecchia centrale nucleare in dismissione. È questa l'offerta che il Ministro per l'Ambiente e l'Energia Ségolène Royal ha recapitato a Elon Musk, patron dell'azienda automobilistica più famosa della Silicon Valley.
"Il problema principale è la riconversione del sito", ha dichiarato ieri Royal durante una conferenza stampa. "La gente si aspetta qualcosa ora, si deve proporre qualcosa (…) si deve dare speranza al territorio. La mia idea è di portare una fabbrica Tesla".
La centrale di Fessenheim (Haut-Rhin) sarà smantellata progressivamente quest'anno e dato che Tesla è indecisa tra Francia e Germania per realizzare il suo primo stabilimento produttivo europeo, ecco spiegata la proposta del Ministro.
L'idea di produrre auto elettriche in un sito pensato per l'energia atomica è affascinante. Royal è da marzo che parla di questa possibilità, e sebbene Musk non abbia ancora risposto ufficialmente pare che ci sarà un incontro tra le parti entro 10 giorni.
Il progetto non è privo di difficoltà. Prima di tutto la riconversione appare complessa, se non altro per la gestione di tutto il cemento armato impiegato nella costruzione, il rischio contaminazioni, la bonifica, etc.
Poi c'è la vertenza con la proprietaria EDF, la società elettrica francese a partecipazione statale (80%) con cui l'Eliseo sta negoziando il risarcimento. Infine bisognerà capire quali sono le tempistiche di cui ha bisogno Tesla. Se stabilisse di avviare la produzione di auto fra 2 anni, la Francia sarebbe in grado di poter assicurare il rispetto delle scadenze di consegna?