FCA-PSA: la fusione che porterà al gruppo Stellantis autorizzata dall'UE

FCA e PSA sembrano aver trovato un accordo soddisfacente con la comunità europea per procedere alla fusione che porterà alla nascita del colosso Stellantis

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a cura di Tommaso Marcoli

L'ufficio antitrust della comunità Europea sembra ormai pronto a concedere il via libera per la fusione tra i gruppi FCA e PSA. Bruxelles pare aver sciolto le riserve su alcuni dubbi riguardanti l'operazione di integrazione sul mercato europeo dei veicoli commerciali.

Ricordiamo che dalla fusione tra i due gruppi, andrebbe a sorgere il marchio Stellantis: quarto costruttore mondiale nel mercato dell'automobile.

Collaborazione con Toyota

L'organo politico avrebbe trovato conferme intorno alla fusione tra FCA e PSA grazie all'intervento dei francesi che hanno promesso di rafforzare la loro collaborazione con Toyota. PSA e il costruttore giapponese sono legati da un accordo produttivo siglato nei primi anni del decennio; recentemente ampliato per includere un nuovo veicolo commerciale fornito a Toyota per il mercato europeo.

La produzione avverrà presso lo stabilimento spagnolo di Vigo. La proposta inviata dai due gruppi europei alla UE comprende la vendita dei van ai giapponesi a un prezzo vicino ai costi di produzione. Inoltre, FCA e PSA potrebbero consentire ai propri concessionari di fornire servizi di riparazione anche per marchi che appartengono alla concorrenza.

L'indagine della commissione europea

La proposta presentata da FCA e PSA potrebbe così soddisfare le richieste degli organi politici europei. La Commissione Europea ha avviato un'approfondita indagine temendo una riduzione del livello di concorrenza sul mercato dei veicoli commerciali leggeri. A livello europeo, FCA e PSA sono leader indiscussi nel segmento, con quote che nel 2019 hanno superato il 40% in tutta Europa  con percentuali superiori al 50% per Italia e Francia.

L'accordo di collaborazione con Toyota potrebbe così porre un freno ai sospetti della UE. L'indagine per valutare lo stato di concorrenza sui veicoli commerciali leggeri è stata avviata in 14 stati membri della comunità: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. Oltre che nel Regno Unito.