Ferrari, dal Mise 106 milioni da destinare in ricerca e sviluppo

Ferrari ha sottoscritto un protocollo d'intesa con il Mise che darà sostegno al suo piano di investimenti in tecnologia e produzione.

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a cura di Valentina Acri

Ferrari ha sottoscritto nelle scorse ore un protocollo d'intesa con il Ministero per lo Sviluppo Economico del governo italiano, fondamentale per dare sostegno al suo piano di investimenti in tecnologia e produzione.

Oltre al Mise, l'accordo è stato sottoscritto con l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) e la Regione Emilia-Romagna e prevede un contributo del Mise che potrà raggiungere i 106 milioni di euro garantito con lo strumento del Contratto di Sviluppo di Invitalia per investimenti di grandi dimensioni, in questo caso destinato a innovazione, impegno ambientale e sociale. 

L'innovazione è nel nostro dna. Crediamo nel nostro territorio e vogliamo valorizzarlo attraverso dei progetti che apporteranno benefici concreti dal punto di vista ambientale e sociale, oltre a rafforzarne la competitività. Nel realizzare il nostro piano di investimenti, siamo felici di poter contare sul supporto e la collaborazione delle istituzioni. Con noi, i firmatari dell'accordo condividono l'obiettivo di rendere il territorio un polo di eccellenza e di crescente attrazione per le nuove competenze necessarie all'industria automobilistica, ha affermato Benedetto Vigna, ceo di Ferrari. 

Non a caso, il documento prevede il sostegno delle istituzioni firmatarie al piano del costruttore per investimenti tecnologici e produttivi che si tradurrà in benefici indispensabili non solo per il territorio di Maranello ma anche per la città di Modena che vedrà conseguentemente l'assunzione da parte della società di 250 nuovi dipendenti. Non mancherà anche da parte della Regione Emilia-Romagna il supporto per finanziamenti destinati a investimenti di innovazione, formazione e tutela dell'ambiente, oltre al sostegno per eventuali opere di infrastrutturazione logistica e telematica.

Come sottolineato sottolinea dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini si tratta di un progetto innovativo e di alto livello, che guarda alla transizione ecologica, a quella digitale e alla buona occupazione.

Un nuovo intervento a beneficio del territorio e del Paese, che ha radici nelle grandi professionalità interne alla Ferrari ma che può trovare nelle reti regionali dell'Alta tecnologia e dei Tecnopoli l'ecosistema migliore per potersi sviluppare, che unisce le nostre università e il mondo produttivo, filiere manifatturiere uniche al mondo, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali che si rafforzano attorno al Big Data Technopole di Bologna e alla Data Valley emiliano-romagnola. L'attrattività complessiva del nostro sistema, in un quadro di valori, diritti e coralità definito nel Patto per il Lavoro e per il Clima firmato con tutte le parti sociali, rappresenta una carta in più per la ripartenza che vogliamo costruire insieme.