Formula 1, Audi e Porsche pronte con le prime monoposto

Con il cambio dei propulsori atteso per il 2026, nuovi protagonisti del campo dell'automotive si preparano a sbarcare anche nel Campionato Mondiale di Formula 1, forse anche con gli e-fuel.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A partire dal 2026, come sappiamo, assisteremo al debutto delle nuove power unit ossia i motori ibridi che permettono alle monoposto di Formula 1 di gareggiare nei circuiti di tutto il mondo. I nuovi propulsori consentiranno l’ingresso nel Campionato anche a Porsche e Audi, due costruttori che si sono dichiarati interessati da ormai diverso tempo. Forti della possibilità di condividere tra loro costi e conoscenze e quindi limitare le spese nel campo della ricerca, i due brand teutonici sono già al lavoro per sviluppare la nuova unità MGU-K che rimpiazzerà l’attuale MGU-H.

La nuova power unit ibrida dovrà avere un motogeneratore cinetico più potente capace di recuperare maggiore energia a fronte della dismissione del tanto discusso impianto di recupero energetico posto sull'asse anteriore. Il solo motogeneratore posteriore dovrà essere in grado di recuperare fino a 350 kW, un rilevante salto in avanti soprattutto se consideriamo che l’attuale Formula E riesce a recuperare “solo” 250 kW. La rigenerazione relegata al mero asse posteriore richiederà lo sviluppo di una nuova aerodinamica e, forse, la reintroduzione delle sospensioni attive.

I nuovi propulsori saranno progettati su un motore termico V6, composto da elementi comuni e standard per tutti i team, e svilupperà fino a 476 cavalli. In aggiunta al classico carburante adottato sino ad ora, i team potranno arbitrariamente scegliere di adottare carburanti sintetici e non è quindi escluso che proprio Porsche scelga di provare, più sul campo, il famoso “e-fuel” che sta sviluppando in sud America. Allo stato attuale ci sono informazioni contrastanti in merito all’efficienza ma, ora del 2026, sicuramente ci saranno a disposizione ulteriori dettagli.