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a cura di Alessandro Crea

Quando si parla di mobilità sostenibile e di sharing di veicoli elettrici, vengono subito in mente le automobili, ma in realtà esistono anche gli scooter. Nelle prossime settimane ad esempio a Milano sbarcherà GoVolt, un'interessante startup che proporrà un servizio di scooter sharing elettrico.

Giuliano Blei e Istvan Szentkereszty de Zagon, i due soci fondatori, per GoVolt si sono ispirati a una loro personale esperienza a Berlino con un servizio analogo che li aveva entusiasmati. Con la partecipazione lo scorso anno al bando FabriQ 3 promosso dal Comune di Milano è poi arrivato il primo contributo di 15mila euro, ma soprattutto sono arrivati gli investitori che a gennaio di quest'anno hanno consentito di aprire ufficialmente la società.

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Anche gli scooter che saranno utilizzati per la flotta sono italiani, li produce ME Scooter. Caratterizzati dalla cura dei dettagli e dalla presenza di alcuni optional scelti da GoVolt per offrire una miglior esperienza d'uso, come lo schienalino per il passeggero e la disponibilità di caschi di design in due misure, questi scooter elettrici di ultima generazione hanno interessanti caratteristiche tecniche, che dovrebbero renderli perfetti per l'uso cittadino.

Il telaio anzitutto è realizzato in SMC (Sheet Moulding Compound), un materiale termoindurente composto da strati sovrapposti e compressi di fibre di vetro, a cui si aggiungono minerali e resine per aumentarne la resistenza mantenendolo comunque leggero. Lo scooter è poi dotato di ruote larghe e sospensioni ottimizzate per affrontare il pavè e i binari del tram e soprattutto di doppio freno a disco.

Il funzionamento sarà semplicissimo: l'utente prenoterà e pagherà la sua corsa tramite app (per Android e iOS), mentre il servizio sarà di tipo free floating, cioè senza punti di prelievo e consegna, ma libero all'interno delle aree servite. Basterà quindi identificare il veicolo libero più vicino alla propria posizione e procedere. Gli scooter buddies, gli addetti di GoVolt, si occuperanno poi di monitorare costantemente stato del funzionamento e carica residua di tutti i veicoli della flotta, intervenendo in loco dove necessario tramite mezzi a impatto zero, come e-bike, scooter o furgoni elettrici.