Guerra in Ucraina, Audi interrompe alcune linee produttive

Audi ha deciso di sospendere la produzione di alcuni suoi modelli a causa della guerra in corso in Ucraina.

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a cura di Valentina Acri

Audi ha deciso di sospendere la produzione di alcuni suoi modelli a causa della guerra in corso in Ucraina. La casa automobilistica dei Quattro anelli ha infatti fatto sapere che fermerà la produzione in alcune località per diversi giorni.

Sappiamo ormai che la guerra in Ucraina sta portando a pesanti conseguenze anche nel settore automotive. Nei giorni scorsi diverse case automobilistiche hanno annunciato lo stop delle linee produttive a causa della mancanza di componenti. Anche Audi deve ora fare i conti con la carenza di cablaggi provenienti dall'Ucraina.

Nello specifico, i modelli interessati sono Q4 e-tron, A4, A5, A6, A7, TT, Q7 e Q8. La stessa Audi ha avvertito tutti concessionari che dovranno prepararsi a fare i conti con tempi di consegna significativamente più lunghi per tutti i modelli in questione. Secondo quanto diffuso, dunque, la casa automobilistica tedesca dovrebbe riprendere nuovamente la produzione di A4, A5, A6 e A7 nella prima o nella seconda settimana di aprile, mentre la produzione dei modelli e-tron TT, Q8 e Q4 dovrebbe riprendere a metà aprile, ma sempre mantenendo bassi volumi di produzione.

Come accennato, sono diverse ormai le case automobilistiche che hanno deciso di chiudere o limitare la produzione nei siti produttivi. Realtà come Renault, BMW Volkswagen sono state costrette negli ultimi giorni a chiudere gli impianti europei, come quelli tedeschi di Zwickau e di Dresda. Focus non è invece riuscita ad acquistare tutte le componenti utili per costruire gli schermi di infotainment da 12,3 pollici per la versione aggiornata della Focus, con ulteriori difficoltà per la produzione della Fiesta nello stabilimento di Colonia dove è stato poi deciso di sospendere momentaneamente la produzione.

Vedremo dunque se le case automobilistiche sposteranno definitivamente l’attenzione su mercati come Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia per la richiesta di componenti.