Guerra Russia-Ucraina: i problemi per il mercato dell’auto

Il conflitto Russia-Ucrania potrebbe mettere in crisi anche il settore dell'auto, già colpito duramente dalla carenza di semiconduttori.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'invasione russa in Ucraina avrà presto gravi ripercussioni anche sul mondo dell'auto, in particolar modo per l’alleanza creata da Renault, Nissan e Mitsubishi; il gruppo guidato da Luca de Meo, infatti, dovrà risolvere una situazione davvero complessa. Nel 2021, quasi il 40% delle auto vendute in Russia sono di Autovaz che, per chi non lo sapesse, si tratta di un produttore automobilistico sovietico posseduta da Rostec (32.9%) e la %, joint-venture tra Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance (67.1%).

AutoVAZ produce circa un milione di automobili all'anno, tra cui Lada Granta, Lada Vesta, Lada 4x4 e Lada Largus, come anche veicoli della casa Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance: Renault Logan II, Renault Sandero II. La fabbrica VAZ è il più grande insediamento industriale del settore in Russia e uno dei più grandi del mondo con 140 km di linee produttive.

In attesa di scoprire le mosse dell'Unione Europea e degli Stati Uniti, in materia di sanzioni e blocchi alle frontiere, Renault è al lavoro per assicurare la fornitura di tutti i componenti alle linee produttive. Renault non è l’unica che potrebbe soffrire di questi problemi, anche Mercedes e Volkswagen hanno infatti alcune linee produttive in Russia. In territorio sovietico nascono la Classe E e il GLE, mentre il gruppo VW produce dalla Polo fino al Q8. A Kaluka, si trova invece uno stabilimento Stellantis, dove vengono assemblate numerose Fiat, Peugeot, Opel e Citroen. Tavares, a questo proposito, ha già annunciato che verrà rialloccata la produzione. Discorso analogo per Ford che, collaborando con Soller (come Stellantis), potrebbe riscontrare difficoltà nella produzione di veicolo commerciali.

Se per i produttori di auto ci sono guai in vista, potrebbe non andar troppo bene anche per Continental e Magna che hanno alcuni siti produttivi proprio in Russia. Dopo la crisi dei semiconduttori (ancora in essere) e la pandemia, anche la guerra potrebbe mettere in seria difficoltà il mercato dell’auto. La speranza, in linea generale naturalmente, è che si possa giungere ad un periodo di tregua e terminare tutti i conflitti.