Guida autonoma, Mercedes nega di voler sacrificare i pedoni

Mercedes ha smentito ufficialmente le affermazioni della scorsa settimana di un suo dipendente, riguardo alla scelta di sacrificare i pedoni in caso di incidente. Per la casa di Stoccarda serve un più ampio di battito pubblico sull'argomento.

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a cura di Alessandro Crea

Mercedes ha espresso ufficialmente la propria posizione in merito alla sacrificabilità dei pedoni coinvolti in un incidente con una propria auto a guida autonoma, smentendo di fatto le affermazioni del proprio dipendente.

La scorsa settimana infatti avevano fatto scalpore le affermazioni di ‎Christoph von Hugo, manager della divisione sistemi di assistenza alla guida e sicurezza attiva di Mercedes. Von Hugo, sostanzialmente, aveva spiegato che ovviamente il 99% del loro lavoro è incentrato sullo sviluppo di soluzioni in grado di prevenire gli incidenti, evitando di esporre pedoni e passeggeri al rischio di un incidente mortale.

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Tuttavia, se proprio l'incidente dovesse essere inevitabile, pragmaticamente sarebbe meglio puntare a salvare chi si è sicuri di poter salvare più facilmente, ovvero gli occupanti del veicolo. ‎

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La casa di Stoccarda invece ha affermato che una scelta attiva di questo tipo da parte di un'automobile a guida autonoma sarebbe inaccettabile e probabilmente anche illegale e che invece i suoi prodotti punteranno a eliminare virtualmente il rischio di incidenti mortali, attraverso lo sviluppo di comportamenti prudenti a bassissimo coefficiente di rischio.

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Come faceva notare però il collega Valerio Porcu nell'articolo precedente, ci sarà un periodo di tempo piuttosto lungo in cui le auto a guida autonoma circoleranno assieme a quelle guidate dagli esseri umani, e molto probabilmente non potranno evitare un incidente mortale, a causa della maggior imprevedibilità che questa situazione comporterà. Cosa succederà in questo caso?

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Mercedes ha evitato cautamente di dare una risposta diretta e definitiva a questo delicatissimo problema, ma ha comunque detto una cosa sensata: un tema così complesso dal punto di vista legale, tecnologico ed etico, richiederà l'avvio di un più ampio dibattito pubblico.

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Al momento in effetti tutti i produttori, o quasi, sono molto impegnati a sviluppare le proprie soluzioni per la guida autonoma, ma in pochi si stanno preoccupando di questo aspetto. Peggio ancora fanno i legislatori, che si stanno preoccupando magari della confusione regnante sul concetto di guida assistita piuttosto che autonoma, ma non hanno ancora avviato alcuna riflessione sull'argomento.