HERCULES, il progetto europeo che va oltre la Google Car

Il progetto europeo HERCULES è ambizioso: realizzare architetture ad alte prestazioni e real-time, basate su Linux, per sistemi embedded a basso consumo

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a cura di Dario D'Elia

Il progetto europeo HERCULES è ambizioso: realizzare architetture ad alte prestazioni e real-time, basate su Linux, per sistemi embedded a basso consumo. Si pensi ad esempio alle auto autonome e all'esigenza di piattaforme capaci di gestire ogni attività in tempo reale, con potenza di calcolo ma senza troppi consumi e ingombri eccessivi. Lo stesso vale per gli aerei dedicati al trasporto passeggeri e il desiderio di integrare piattaforme di video-sorveglianza capaci di identificare autonomamente a terra – sempre in tempo reale – soggetti pericolosi o malintenzionati.

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Progetto HERCULES

In pratica si parla di gestire tutta la sensoristica, l'elaborazione dei dati raccolti e altri elementi fondamentali in una modalità più efficiente.

Martedì a Venaria (TO) presso la sede della Magneti Marelli, si è tenuto il primo incontro di tutti gli aderenti al progetto. Capofila l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), coadiuvata da Czech Technical University, ETH Zurich, Airbus, l'Evidence Srl di S.Giuliano Terme (PI), pi.tom di Navacchio (PI) e ovviamente Magneti Marelli.

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Magneti Marelli sta sviluppando una Renegade autonoma

Tom's Hardware ha partecipato al workshop poiché fa parte dell'advisory board, che comprende BMW CAR IT, Porsche Engineering Service, VW, CODEPLAY, Yanmar, IMA, SACMI, TOPCON Positioning System, Continental Automotive, Autoliv, Honeywell, MBDA, Leonardo-Finmeccanica (Airborne and Space System Division), ARM e Nvidia. L'idea che ogni realtà industriale partner possa contribuire in relazione al proprio settore con suggerimenti, critiche e strategie. È evidente che il successo di HERCULES per molti si tradurrebbe in un cambio di marcia oppure un'opportunità da sfruttare per implementare soluzioni future.

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Workshop presso Magneti Marelli

"Abbiamo organizzato il workshop per avere feedback sul nostro progetto e identificare anche i potenziali partner di domani. Diventerebbero di diritto early adopter, ovvero primi utilizzatori rispetto al mercato", ha spiegato Marko Bertogna, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di UNIMORE e coordinatore del progetto Hercules.

"Abbiamo riscontrato grande interesse e la recente acquisizione della startup Cruise (ha sviluppato un kit after market per autonomous vehicle, NdR.) da parte di General Motors per 1 miliardo di dollari conferma che il mercato è ricettivo. Una soluzione come la nostra si rivolge alle realtà industriali e vuole rispondere a esigenze produttive concrete".

Airbus
Airbus

HERCULES è un progetto che la Commissione Europea – in seno al programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 – ha deciso di finanziare con ben 2,1 milioni di euro. La Svizzera a sua volta partecipa con 700mila euro e i partner industriali con 500mila euro.

La sceneggiatura di questo simbolico peplum, che ha HERCULES come protagonista, prevede "tre fatiche". La prima è dimostrare la fattibilità e implementare il primo framework industriale capace di fornire una modalità in tempo reale sulle piattaforme più avanzate e diffuse presenti sul  mercato embedded. La seconda è di ottenere un notevole miglioramento dell'efficienza energetica e riduzione dei costi. Il terzo è di realizzare un'interfaccia di programmazione omogena che semplifichi lo sviluppo di applicazioni a prescindere dall'hardware impiegato.

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La piattaforma hardware

Un'altra caratteristica chiave del progetto riguarda l'uso di software open source, nello specifico Linux, ERIKA e OpenMP. Particolarmente interessante ERIKA, che è un kernel open e royalty-free sviluppato dalla pisana Evidence e usato su prodotti Magneti Marelli, Cobra, FAAM, Aprilia, etc.

Infine uno dei temi più caldi, ma sotto il profilo tecnico il più affascinante, è quello di riuscire davvero a sfruttare al meglio il computing parallelo per il real-time sulle piattaforme hardware multi-core

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La piattaforma software

Far viaggiare le informazioni in parallelo con il timing adeguato e senza errori su più core è la sfida più grande del settore embedded poiché molte risorse come memorie, bus e dispositivi di input e output sono condivise. Superare questo scoglio di fatto darebbe lo slancio all'intero settore.

E domani magari potremmo disporre di auto autonome prive di apparecchiature hardware ingombranti. Insomma, liberare il bagagliaio da schede, chip, cavi e quant'altro. Non è poco.