HERE prepara un blitzkrieg contro Google, TomTom e Tesla

BMW, Daimler e Volkswagen vogliono sfruttare i dati raccolti dalle auto dei clienti per un servizi di live traffic in tempo reale e non solo. Coinvolgeranno anche altre case costruttrici.

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a cura di Dario D'Elia

BMW, Daimler e Volkswagen si sono fatte furbe. Google, Apple, Waze e altre realtà le hanno battute sul tempo nella localizzazione satellitare, ma grazie ai dati forniti dai loro clienti c'è modo di recuperare il terreno perduto.HERE, il servizio di navigazione che Nokia ha ceduto ai produttori tedeschi, a breve rilascerà un aggiornamento che consentirà agli utenti di godere di informazioni stradali in tempo reale. La novità è che eventuali incidenti, problemi di traffico, limiti di velocità temporanei, presenza di nebbia e altri elementi saranno forniti non solo dalle auto del gruppo ma anche da quelle concorrenti - che vorranno partecipare al progetto.

HERE Intelligent Driving Visual
HERE

Entro il 2018 ci saranno milioni di auto del mondo di marchi diversi che dialogheranno per rendere la vita dei rispettivi automobilisti più comoda e sicura. I nuovi servizi real-time per il traffico verranno attivati sulle auto BMW, Mercedes e Volkswagen a partire dalla prima metà del 2017. Dopodichè sarà la volta degli altri marchi partner.

"Ci sono marchi in competizione che stanno mettendo i loro dati insieme per creare servizi davvero unici che prima non erano possibili", ha confermato Bruno Bourguet di HERE a Reuters. E per dati si intendono informazioni correlate alle frenate, al movimento dei tergicristalli, alle luci, alla localizzazione e ai sensori di vario genere.

True Car Berlin street 14 2
Auto HERE

Insomma, si parla di una mole di dati che farebbe arrossire ciò che già fanno Google, Apple, Tesla e TomTom. Un conto è avere un certo numero di veicoli sperimentali sulle strade; altra cosa veicoli "normali" in tutto il mondo. "I dati crowd-sourced sono fondamentali per il live mapping e il traffico; la dimensione della base utenti sarà la chiave per la differenziazione", sostiene un recente rapporto di UBS.

Inoltre, elemento da non dimenticare, per i veicoli a guida autonoma del presente e del futuro non si può prescindere da questo asset fondamentale. Chi detiene i dati è in grado di fornire alle auto le informazioni ambientali di cui hanno bisogno. Non si può fare tutto con la sola sensorisitica.