Honda sfida Tesla e punta alla guida autonoma

Honda sfida Tesla sul campo della guida autonoma: presto in arrivo dei taxi autonomi su base Cruise Origin a Tokyo.

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a cura di Francesco Daghini

Ormai da diversi anni si sente parlare di guida autonoma - principalmente da parte di Elon Musk, e più in generale da parte di compagnie che si sono specializzate nella progettazione di auto elettriche: nonostante si parli molto della guida autonoma, nella realtà dei fatti siamo ancora molto lontani da raggiungere il momento in cui tutti potremo decidere di smettere di guidare, consentendo all'auto di portarci a destinazione senza preoccuparci del traffico. Negli ultimi anni si sono fatti molti passi avanti, e ora c'è un nuovo player interessato a sviluppare questa tecnologia, Honda, che punta a dare vita a un servizio di taxi a guida autonoma per la città di Tokyo.

Nata nel 2020 come sussidiaria, Honda Mobility Solutions si occupa di sviluppare soluzioni di mobilità moderne; questa business unit è impegnata a studiare i flussi del traffico di Tokyo, valutando i motivi delle congestioni, sviluppando nuovi sistemi di sicurezza e monitorando al contempo le emissioni nell'atmosfera. HMS punta a dare vita a un servizio di taxi a guida autonoma entro la metà del decennio, e lo farà supportata anche dalle autorità stradali del luogo, così da essere certa di sviluppare un sistema di guida autonoma in grado di integrarsi al meglio con il codice della strada in vigore. 

In questo senso, Honda ha già il veicolo perfetto: si chiama Cruise Origin ed è stato sviluppato in collaborazione con General Motors allo scopo di diventare un taxi autonomo - non per niente sulla Cruise Origin non c'è volante, non ci sono pedali ne tutti gli elementi classici che si utilizzano per guidare un'auto. Oggi Cruise Origin è utilizzata a San Francisco e in altre zone degli Stati Uniti proprio come taxi a guida autonoma, e dopo questa prima fase di test l'auto sembra quasi pronta a esplorare le strade del Giappone.

I servizi di taxi autonomi saranno senza dubbio uno strumento prezioso per sviluppare i software di guida autonoma, dando al contempo la possibilità ai cittadini di abituarsi alla convivenza sulla strada con auto prive di pilota.