I chip di Foxconn? Dopo gli iPhone, anche nelle Fiat

Foxconn e Stellantis, insieme per dare vita a Mobile Drive, una joint venture dedicata allo sviluppo di chip e software per auto.

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a cura di Francesco Daghini

La Commissione Europea ha dato il via libera alla nascita della joint venture Mobile Drive, nata dall'unione delle forze di Stellantis e Hon Hai Precision Industry, un'azienda di Taiwan che probabilmente avete sentito nominare come Foxconn; sì, sono proprio loro, quelli che da anni si occupano della produzione di iPhone per conto di Apple.

Mobile Drive, come anticipato, nasce dall'unione delle forze di queste due realtà industriali molto diverse ma che nel 2023 vedono una grande occasione di collaborazione: la joint venture si occuperà di sviluppare soluzioni di infotainment per gli abitacoli delle future auto del gruppo Stellantis, oltre che di dare vita a un servizio cloud a supporto dell'abitacolo stesso. In questo senso, l'unione tra le due realtà sembra assolutamente azzeccata: da una parte c'è la grande esperienza di Foxconn nella produzione di chip e di soluzioni integrate, dall'altra le conoscenze di un gruppo imponente come Stellantis che oggi più che mai ha bisogno di integrare tanta tecnologia nelle sue auto.

La nascita della joint venture, autorizzata dalla Commissione Europea che non ha sollevato problemi di concorrenza, permetterà a queste due società di condividere e scambiarsi proprietà intellettuali e fornitori, al fine di offrire all'utente finale un'esperienza digitale che funzioni sia quando si trova a bordo dell'auto, sia quando si allontana da essa ma ha comunque con sé il proprio smartphone.

Una volta definiti progetti e produzione, Mobile Drive aprirà le sue soluzioni tecnologiche anche a terze parti: l'obiettivo è quello di diventare una realtà di rilevanza mondiale nel mondo della tecnologia automotive, e almeno sulla carta le premesse ci sono tutte. Il business di Mobile Drive potrebbe aiutare l'industria automobilistica a uscire da questo periodo di difficoltà, durante il quale i chip e tante altre componenti sono diventati sempre più difficili da reperire, rallentando la produzione. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, è convinto che il 2023 sarà l'anno in cui la crisi dei chip sarà definitivamente risolta, e ora Stellantis ha un'arma in più al suo fianco.