I siti per prenotare viaggi fanno i furbetti, dice l'Europa

L'indagine della Commissione UE sui siti per prenotare alberghi e voli ha confermato gravi irregolarità diffuse. Delle 352 piattaforme analizzate un terzo ha un prezzo indicato diverso da quello finale.

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a cura di Dario D'Elia

I siti per prenotare alberghi e voli online sono affidabili? No, nella maggior parte dei casi, secondo l'ultima indagine della Commissione Europea avviata nell'ottobre 2016. I prezzi di 235 siti su 352 analizzati non si sono dimostrati trasparenti.

UE commisisone

Verifiche UE

"Ad esempio, costi supplementari venivano aggiunti in una fase conclusiva della procedura di prenotazione senza informare chiaramente il consumatore oppure i prezzi promozionali non corrispondevano a servizi disponibili", puntualizza la nota della Commissione UE.

Ecco spiegate le numerose cause di reclamo e la dura presa di posizione del presidente di Federalberghi Alessandro Nucara che parla ormai di "tranelli" disseminati online. "Internet offre ai consumatori una miriade di informazioni per preparare, confrontare e prenotare le proprie vacanze. Tuttavia, se le valutazioni contenute nei siti di confronto non sono imparziali o se i prezzi non sono trasparenti, tali siti traggono in inganno i consumatori", ha sottolineato VÄ•ra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.

Indagine UE

Controlli effettuati nel tempo

Tutti i siti irregolari hanno ricevuto un invito da parte dell'autorità a rispettare la normativa UE in materia di protezione dei consumatori. Insomma dovrebbero "garantire la piena trasparenza dei prezzi e presentare chiaramente le offerte in una fase iniziale della procedura di prenotazione". In caso contrario le autorità nazionali potranno avviare procedimenti amministrativi o giudiziari direttamente o attraverso i tribunali nazionali.

Le gravi irregolarità

Tanti siti famosi sono finiti nella lista dei furbetti, anche se la Commissione per ora ha preferito non fare nomi. "Il 23,6% di essi confrontava i prezzi delle stanze, il 21,3% i prezzi dei biglietti (di aerei, navi, treni, autobus) e il 5,1% i prezzi di noleggio auto", puntualizza la Commissione. "Il 44,6% offriva un confronto combinato di prodotti e servizi (biglietti, alloggio, trasporto, pacchetti vacanze, ecc.).

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Problemi più comuni riscontrati sui siti di comparative

Delle 352 piattaforme analizzate un terzo ha un prezzo indicato diverso da quello finale. In un quinto le offerte promozionali non erano realmente disponibili. In quasi un terzo dei casi il prezzo totale o le sue modalità di calcolo non erano chiari. In un caso su quattro i siti web non precisavano che le dichiarazioni di disponibilità limitata (ad esempio "ultime due", "disponibilità limitata ad oggi") riguardavano unicamente i siti in questione.

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Altri problemi riscontrati

Le altre irregolarità constatate dalle autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori riguardavano:

  • l'identità del fornitore dello strumento di confronto: il 22,7% forniva solamente informazioni limitate (ad esempio, nome e indirizzo), mentre il 4% non forniva alcuna informazione
  • il processo di valutazione da parte degli utenti: il 21,3% dei siti presentava le valutazioni dei consumatori in modo poco chiaro e trasparente (e/o conteneva elementi che potevano metterne in dubbio la veridicità)
  • gli elementi oggetto del confronto: il 10,5% dei siti non forniva informazioni rilevanti essenziali ai fini del confronto
  • La questione che presentava meno problemi era la presentazione di pubblicità e marketing: solo il 2,8% dei siti conteneva questo tipo di irregolarità