Il cambio nome in Voltswagen era una bugia intenzionale?

In seguito allo scherzo del primo di aprile di Volkswagen sono nate una serie di discussioni riguardanti la strategia scelta dal costruttore; puro scherzo o cospirazione?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La battuta del pesce d'aprile di Volkswagen della scorsa settimana non è andata secondo i piani. Secondo un rapporto di Automotive News, l'agenzia di marketing della casa automobilistica tedesca avrebbe avuto l'idea di rinominare Volkswagen of America in Voltswagen come un mero e semplice scherzo di primo aprile. L’idea di base era quella di incentivare le persone e i lettori a conoscere ID.4, la nuova elettrica di Wolfsburg.

Johannes Leonardo, la principale agenzia di marketing di Volkswagen, avrebbe inviato sotto falso nome il comunicato stampa ad una serie di giornalisti così da rendere virale lo scherzo. Secondo alcune fonti, Volkswagen avrebbe quindi intenzionalmente ingannato il proprio pubblico anche a seguito di alcune chiare domande effettuate dai giornalisti e rivolte ai piani alti del marchio. Il portavoce di VW, Mark Gillies, avrebbe addirittura negato la presenza di uno scherzo di primo aprile e confermato quindi il radicale cambio nome. Uno scherzo a 360 gradi, che potrebbe essere stato poco digerito tanto dalla stampa quanto dai lettori.

In ogni caso, internamente, il nome Voltswagen esiste già e sarebbe già stato utilizzato per alcune presentazioni a porte chiuse. Ad esempio, in concomitanza del lancio di ID.3 nel Regno Unito, dove il gruppo lo avrebbe sfruttato per presentare la primissima elettrica. Una strategia vincente e accattivante che ora, però, sembra bollata come uno scherzo; strano, non trovate?

Secondo Automotive News, questo piccolo e apparentemente innocente scherzo avrebbe generato una forte attenzione mediatica nei confronti del marchio, danneggiandone la credibilità. In sostanza, secondo alcuni, Volkswagen avrebbe agito esattamente come per la vicenda Dieselgate mentendo spudoratamente all’utenza pur sapendo di aver qualcosa da nascondere. Una sorta di déjà-vu che drammaticamente poco apprezzato.

Era un boomerang sin dal principio? Sicuramente no, probabilmente è stato semplicemente un piano poco coordinato che ha portato più ripercussioni che altro. L’impressione è che i differenti reparti all’interno di VW non si siano concordati come invece avrebbero dovuto fare, creando solamente un enorme caos e un dietro-front quasi ingiustificato. Se Volkswagen avesse semplicemente creato un comunicato stampa ad-hoc (come fanno tutti i produttori duranti il pesce d’aprile) non ci sarebbero stati problemi.

Voi cosa ne pensate di questa vicenda? Credete che sia un’enorme cospirazione o che si stia prendendo un gioco troppo sul serio?