In America la rete di ricarica ha registrato un boom di richieste

La crescita esponenziale della vendita di vetture elettrica ha portato, negli Stati Uniti, una impennata nell'installazione di colonnine di ricarica specialmente in quelle di una sussidiaria di Volkswagen.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Con la continua e forte crescita di mercato dei veicoli elettrici, i produttori di servizi di ricarica hanno dovuto investire ingenti capitali per migliorare le infrastrutture in tutto il mondo; mentre in Italia l’ammodernamento è ancora limitato (qui il nostro approfondimento), in America le aziende si stanno specializzando per offrire soluzioni sempre più valide, efficaci e innovative. A questo proposito, Electrify America, una sussidiaria di Volkswagen, prevede di installare oltre 10mila punti di ricarica negli Stati Uniti entro il 2025.
 

Un numero decisamente importante, ma ad essere di rilievo sono anche i dati attualmente condivisi dalla società: 800 stazioni di ricarica attualmente in funzione, 3.500 punti di ricarica, e la più grande rete di ricarica ultraveloce in circolazione con caricatori da 150 kW e 350 kW. La società ha affermato di aver registrato 1,45 milioni di sessioni di ricarica solo lo scorso anno: un boom davvero invidiabile, se pensiamo che nel 2020 erano appena 270mila. Secondo Electrify America, questo ha consentito di risparmiare ai petrolhead americani 5,7 milioni di galloni di carburante. In totale, Electrify America ha utilizzato 41,4 gigawattora di energia per caricare i veicoli dei clienti nel 2021. 

Volkswagen è attualmente al lavoro per sviluppare una nuova gamma di stazioni di ricarica ultraveloci, in collaborazione con il gigante petrolifero BP. Conosciuti con il nome di Flexpole, offriranno fino ad una potenza di 150 kW e sono progettati per ottimizzare i tempi di ricarica con le vetture di casa Volkswagen, come la ID.4. Nel frattempo, Tesla, che offre ancora una delle più grandi reti di ricarica globali, sta aprendo la sua infrastruttura ad altri marchi con il tentativo di consolidare il mercato. La corsa alle colonnine di ricarica sembra inarrestabile in alcune parti del mondo, spinta che potrebbe però subire una forte battuta di arresto complice la costante crisi dei semiconduttori, che inficia la produzione delle vetture stesse, e del litio, che potrebbe limitare la costruzione delle batterie.