In Italia le rinnovabili crescono meno del previsto: è necessario accelerare gli investimenti

Il nuovo Renewable Energy Report 2022 evidenzia come l'Italia sia indietro per quanto riguarda le rinnovabili rispetto agli obiettivi del 2030

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a cura di Davide Raia

La produzione di energia elettrica in Italia continua ad essere un problema, nonostante la spinta verso la mobilità a zero emissioni e l'emergenza energetica in corso che si è tradotta in una rapida crescita delle bollette per famiglie e imprese. Il nuovo Renewable Energy Report 2022 elaborato dal gruppo Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano conferma la difficile situazione del nostro Paese. La crescita di nuovi impianti fotovoltaici e eolici in Italia rispetto al 2019 è inferiore alle attese. La capacità installata complessivamente lo scorso anno è stata di 1.351 MW.

Secondo l'analisi del report, è necessario incrementare in modo significativo il tasso di installazione. Per centrare l'obiettivo di 125-130 GW di rinnovabili entro il 2030, infatti, è necessaria una decisa accelerazione. Per quanto riguarda l'eolico, infatti, bisogna aumentare i quattro volte il tasso di installazione attuale, passando da 0,38 GW all'anno a 1,75 GW. Ancora maggiore deve essere la crescita del fotovoltaico che deve passare da 0,73 GW all'anno a 5,6 GW all'anno. Senza quest'accelerazione, l'Italia non potrà raggiungere gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile fissati per il 2030.

In sostanza, al netto dei numeri, è evidente come, per il prossimo futuro, sia necessario fare di più e investire con maggiore decisione nel fotovoltaico e nell'eolico. Incrementare la produzione nazionale di energia rinnovabile è un elemento fondamentale per affrontare le sfide del prossimo futuro. La guerra in Ucraina e la riduzione della dipendenza dalla Russia, così come il passaggio alla mobilità a zero emissioni sono elementi che richiedono un'Italia in grado di garantire una produzione di energia a zero emissioni sempre più alta per i prossimi anni.