Incentivi auto, chiesto al Governo il rinnovo per il 2022

I pentastellati Giuseppe Chiazzese e Luca Sut chiedono al Governo che venga rinnovato l'impegno a prorogare gli incentivi destinati alle vetture elettriche.

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a cura di Valentina Acri

Con il mercato delle auto elettrificate in costante crescita anche nel nostro Paese, i fondi stanziati con l’Ecobonus 2021 potrebbero terminare prima del previsto, portando ad una conseguente riduzione delle vendite di veicoli. A tal proposito non mancano le proposte di alcuni parlamentari con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica e la denuncia delle associazioni del settore.

I pentastellati Giuseppe Chiazzese e Luca Sut hanno formalmente chiesto al Governo che venga rinnovato l'impegno a prorogare gli incentivi destinati alle vetture elettriche in scadenza per fine 2021. Non a caso, l’idea dei deputati del Movimento 5 Stelle è quella di allungare l’orizzonte temporale dell’ecobonus a tutto il 2022 e di destinare le agevolazioni solamente ai veicoli compresi nella fascia di emissioni compresa tra 0-20 g/km di CO2.

Il documento presentato in Parlamento sottolinea, infatti, come già nei primi tre mesi dell’anno sia stato utilizzato il 37% degli incentivi totali previsti per l’intero 2021 e, a questo ritmo, i fondi non potranno che terminare entro agosto 2021. Gli stessi deputati ricordano inoltre che fin dalla loro introduzione, la ratio alla base degli incentivi per l’acquisto di auto a zero emissioni di CO2 è stata non solo quella di indirizzare il comportamento di consumo e di utilizzo dei mezzi da parte dei cittadini, ma anche di dare certezze a produttori e consumatori sui disincentivi alla circolazione di mezzi inquinanti e consentire all’industria di pianificare gli investimenti. A tal proposito, risulta cruciale dare gli incentivi per l'acquisto di autoveicoli a zero impatto ambientale ad un orizzonte molto più lungo di quello attuale.

Non manca tuttavia il paragone con alcuni dei più importanti produttori europei come Spagna, Germania e Francia, che hanno deciso di prolungare il supporto al mercato delle auto per il periodo 2022-2026. Per quanto riguarda invece il Piano nazionale di ripresa e resilienza non è presente un intervento mirato che possa sostenere la transizione.

A lanciare l’allarme è anche l’associazione Motus-E. La stessa ha ribadito più volte come le conseguenze di un prematuro esaurimento dei fondi per i veicoli elettrici porterebbero inevitabilmente a una distorsione negativa del mercato, come già riscontrato all'inizio di questo anno quando gli incentivi sono stati erogati solo a partire dal 18 gennaio 2021.

L’andamento del mercato delle auto elettriche e ibride a ricarica esterna sta registrando una crescita superiore alle aspettative anche in questo secondo anno di pandemia. Nel solo mese di maggio si sono raggiunte le 12.790 unità, toccando la quota di mercato dell'8,93% (su un singolo mese la più alta di sempre) con 5.117 vetture a batteria e 7.663 ibride. Dal punto di vista dei bonus utilizzati, si rileva un consumo di circa il 40% dei fondi previsti per l'intero 2021 in meno di cinque mesi di erogazione, anche considerando la recente integrazione di 56 milioni. L'attuale tasso di crescita, oltre che fornire forti segnali di ottimismo per la transizione tecnologica e sostenibile della mobilità, fa ipotizzare che i bonus non permetteranno di raggiungere la fine dell'anno, con il rischio che addirittura si esauriscano ad ottobre, si legge nella nota.  
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