InMotion V11, il miglior monociclo elettrico del momento? | Test & Recensione

Abbiamo provato InMotion V11, un monoruota capace di percorrere circa 100 chilometri con una singola carica.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

L’elettrificazione della micromobilità ha riempito le nostre strade di monopattini elettrici, molti stanno acquistano anche le biciclette elettriche, mentre si vedono ancora pochi, pochissimi, monocicli elettrici. Probabilmente perché sono mezzi di locomozione molto più difficili da imparare, ma se avrete la pazienza, girare per le strade con un motociclo sarà un’esperienza molto appagante. Abbiamo provato l’InMotion V11, uno dei monocicli migliori del momento.

Come è fatto

Le caratteristiche distintive dell’InMotion V11 sono la grossa ruota da 18 pollici e un sistema di sospensioni ad aria. È un modello grande e pesante (circa 27 kg), con un faro molto luminoso nella parte anteriore e uno stop di dimensioni generose dietro. Il pulsante di accensione è posizionato davanti, proprio sopra la copertura della luce anteriore, che integra anche dei LED di posizione. Vicino al tasto di accensione, sotto una copertura semi opaca, ci sono i LED che indicano lo stato di carica della batteria su quattro tacche. Una piccola ventola è posizionata proprio dietro alla luce e serve per raffreddare il circuito di alimentazione, e questo dice molto della potenza d’illuminazione.

Sotto al faro posteriore c’è un pannello in cui sono inserite le porte di alimentazione, due, infatti è possibile usare contemporaneamente due alimentatori per dimezzare il tempo di ricarica. Sempre in questa zona c’è una porta USB a cui è possibile collegare un qualsiasi dispositivo. Tutto è coperto da un cappuccio in gomma che assicura l’impermeabilità. Lo standard è IP55, ciò significa che potrete usare questo EUC anche sotto alla pioggia (o sulla neve), se siete abbastanza coraggiosi.

Nella parte posteriore è presente anche un cavalletto che permette di mantenere la ruota in equilibrio, che sarà tuttavia precario, infatti basterà muovere leggermente la ruota di lato per farla cadere. Va bene per tenerla in equilibrio quando inutilizzata o durante la carica, ma sarà sempre meglio metterla vicino a un muro. Nella parte superiore, implementata perfettamente nel design al punto tale che è quasi invisibile, è presente una maniglia che permette di spostare la ruota senza doversi abbassare. È assicurata da un gancio.

Le due pedane sono molto solide e la superficie è anti-scivolo. Ovviamente ci sono due sospensioni la cui rigidità può essere facilmente regolata.

Prima di partire

All’interno della confezione, oltre al monoruota, sono presenti alcuni accessori per la manutenzione, tra cui una pompa con manometro, utile per gonfiare la ruota ma soprattutto per le sospensioni. Una prolunga in metallo permette di raggiungere più facilmente la valvola della ruota.

Prima di utilizzarlo dovrete regolare la pressione delle sospensioni. Sul libretto d’istruzioni, riportate anche su un adesivo nella parte inferiore della pedana, è indicata la pressione degli ammortizzatori in base al vostro peso. Dovrete quindi svitare un tappo nella parte inferiore di ogni sospensione, collegare la pompa e raggiungere la pressione suggerita. Purtroppo il manometro è molto piccolo quindi non riuscirete ad essere precisi, ma non avrà importanza, la tolleranza è ampia e non dovrete raggiungere precisamente la pressione indicata. Dopo averlo acceso dovrete collegarlo allo smartphone tramite bluetooth, dopo aver scaricato l’applicazione. Molto probabilmente vi verrà chiesto di aggiornare il firmware. Successivamente sarete pronti per partire.

L’applicazione

L’applicazione è molto completa, permette di regolare le singole impostazioni e caratteristiche del monoruota, tuttavia è un po’ confusionaria e la presenza di scritte in cinese non aiuta. Le voci principali sono state tradotte, ma qua e la rimane qualche parola o frase da tradurre.

Esperienza d’uso

La nostra prova è iniziata nelle strade cittadine, passando da piste ciclabili alle strade di paese, che solitamente nascondono tante insidie per mezzi di trasporto come i monocicli, per via delle buche e i tanti rattoppi. Abbiamo subito notato come la ruota grande e il sistema di sospensioni siano in grado di assorbire in maniera fantastica tutte le asperità della strada. Se con qualsiasi altro mezzo, inclusi i classici monopattini, cercavamo di evitare le buche, dopo qualche chilometro con l’InMotion V11 abbiamo smesso di preoccuparci. Con un EUC classico, senza ammortizzatori, tendiamo a mantenere lo pneumatico a una pressione leggermente inferiore a quanto indicato, così da sfruttare lo pneumatico stesso come elemento ammortizzante. In questo caso non c’è alcun bisogno di farlo, dato che le sospensioni fanno un lavoro fantastico.

La dimensione stessa della ruota dona stabilità, soprattutto quando si vuole andare un po’ più veloci. Tuttavia abbiamo dovuto prendere un po’ di dimestichezza per i primi chilometri, il peso si sente, soprattutto a basse velocità quando gli spostamenti sono più fisici piuttosto che il semplice spostamento del peso.

Lo abbiamo provato anche nel fuoristrada, senza percorsi particolarmente estremi. Se vorrete passeggiare su uno sterrato o un sentiero boschivo, perlopiù in piano, riuscirete a farlo senza alcun problema. Ovviamente è necessaria un po’ più di attenzione e un controllo più teso delle gambe, ma ad aiutare è la larghezza della ruota, contenuta, che affatica anche meno perché permette di mantenere una postura più naturale. Ci è però mancata la presenza di supporti che permettano di mantenere ferme le gambe in posizione, accessori che si possono comprare separatamente e installare sulla carena. Se avete intenzione di usarlo nel fuoristrada probabilmente vorrete cambiare anche le pedane, per dei modelli forati che possa evitare l’accumulo di sporcizia.

Impressionante la potenza del faro, superiore a quella di qualsiasi eBike o monopattino, e più confrontabile a quella di uno scooter. Di notte si viaggia benissimo, non solo il fascio luminoso è potente ma anche ampio.

La potenza in acceleratore è molto elevata, al punto tale che siamo sempre stati cauti nella nostra prova. Non abbiamo ancora percorso abbastanza chilometri per prendere la massima confidenza per gestire tutta la potenza di questo V11.

Autonomia

InMotion parla di un’autonomia di circa 100 chilometri. Nella nostra prova abbiamo percorso all’incirca 70 chilometri. Probabilmente è possibile raggiungere l’autonomia indicata dal produttore solo procedendo a velocità contenuta. In ogni caso 70 chilometri sono una bella distanza da percorrere, sia in strada che, soprattutto, nel fuoristrada considerando l’affaticamento maggiore.

Chi dovrebbe acquistarlo

InMotion V11 non è una ruota consigliabile a chi si avvicina a questo mondo, è piuttosto una monoruota per chi volesse fare il salto di qualità. Gli ammortizzatori cambiano totalmente il comfort di guida, potrete anche aggiungere un sellino. La maniglia di trasporto è molto comoda, ha potenza da vendere ed è veramente utilizzabile nel fuoristrada.

Considerando le molte qualità, conferiamo all’InMotion V11 il nostro Award.

Potete acquistare questo prodotto ai link dei pulsanti qui sotto o a questo link.