Jaguar Land Rover, presto un accordo con BMW e Geely?

La società indiana titolare dei due marchi inglesi (Jaguar e Land Rover) potrebbe aprirsi a nuove collaborazioni con BMW e Gelly per affrontare le sfide di elettrificazione e guida autonoma

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a cura di Tommaso Marcoli

Tata, la società indiana che possiede i marchi Jaguar-Land Rover, avrebbe preso contatti con marchi quali BMW e Geely in modo da creare sinergie per risollevare l'industria dell'auto britannica, messa sotto assedio nell'ultimo periodo dalla brexit. Secondo Bloomberg che ha rilanciato l'indiscrezione, la strategia di Tata prevede l'apertura a collaborazioni per risparmiare sull'enorme peso che gli investimenti sul futuro elettrico di Jaguar Land Rover richiedono.

Auto elettriche: la sfida del futuro

Stringere un forte legame con Geely, potrebbe aiutare il marchio britannico a espandersi nel mercato cinese che da solo vale un terzo delle vendite di automobili nel mondo; un accordo con BMW permetterebbe a Jaguar Land Rover di sviluppare nuove tecnologie per auto elettriche e di guida autonoma con uno dei marchi più all'avanguardia nel settore.

Tuttavia, al momento si tratta solo di indiscrezioni, visto che sia Tata che BMW hanno respinto ogni supposizione, mentre Geely ha precisato in un comunicato che non ci sono stati colloqui ufficiali con la società indiana.

La suggestione di un accordo commerciale tra più gruppi resta valida, visto anche il recente annuncio della fusione paritaria tra PSA e FCA. Le nuove sfide dell'industria dell'automobile, elettrificazione su tutte, risultano un fardello quasi insostenibile per i singoli marchi come Jaguar e Land Rover, il cui ambizioso progetto prevede una gamma con una variante a zero emissioni per ogni modello entro il 2020.

Nonostante le difficoltà, il marchio britannico è stato uno tra i primi a lanciare sul mercato una vettura completamente elettrica: la Jaguar i-Pace, che ha debuttato lo scorso anno ed è stata insignita del premio "car of the year" 2019. La crisi globale che ha colpito il mercato nell'ultimo periodo, non ha fatto altro che aggiungere pressione ad una situazione già molto delicata, costringendo i costruttori a rivedere le proprie strategie o ad aprirsi a nuove collaborazioni: come Volkswagen e Ford, che quest'anno hanno siglato un accordo nelle aree di sviluppo per elettrificazione e guida autonoma.

Nonostante ci sia la volontà di aprirsi e trovare partnership, Tata non ha nessuna intenzione di vendere i due gloriosi marchi inglesi; a dirlo è stato N. Chandrasekaran, chariman della holding Tata Sons proprietaria della divisione automobilistica.