Forse non tutti conoscono JB Straubel, uno dei fondatori di Tesla che alcuni anni fa ha deciso di dedicarsi a tempo pieno a un’altra attività, abbandonando il posto nell’azienda di auto elettriche: si chiama Redwood Materials, ed è stata fondata dallo stesso JB Straubel per affinare i metodi di riciclo delle batterie dismesse dalle auto, un aspetto che diventerà cruciale nei prossimi anni quando dovremo fare i conti con le materie prime disponibili sempre in minor quantità.
Redwood Materials ha di recente stretto un accordo con Panasonic – che insieme a Tesla gestisce la Gigafactory Nevada – e nelle ultime ore è stato confermato un nuovo accordo che coinvolge due grandi nomi del mondo automotive, Ford e Volvo: entrambe le aziende si sono mostrate interessate al recupero di tutti quei materiali rari e preziosi contenuti nelle batterie, al fine di poterli riutilizzare in nuove batterie che a loro volta andranno ad alimentare nuove auto.
L’obiettivo dell’accordo tra Redwood Materials e le nuove realtà è chiarissimo: creare una rete composta dai demolitori di auto e dai venditori sparsi in tutto il paese, recuperare le batterie arrivate alla fine del ciclo vitale e riciclarne i materiali che possono essere riciclati – il tutto nella sede di Redwood Materials che si trova a Carson City, in Nevada, non distante dalla Gigafactory di Tesla.
Lavorare all’interno di certi settori in fase di crescita permette di avere una visione più chiara anche di cosa accadrà in futuro, e non è quindi una sorpresa che ben 5 anni fa JB Straubel abbia deciso di dedicarsi a tempo pieno al riciclo di batterie: il costante aumento di richiesta di materie prime per batterie da auto era facilmente prevedibile, e la Redwood Materials si è messa nella posizione di offrire un servizio molto utile alle aziende e al pianeta, che forse potrà sperare di vedere alcune delle sue miniere lasciate intatte.