Il design, fra tradizione e innovazione

Ci siamo messi al volante della Land Rover Discovery 3.0 TD6 249 CV First Edition e abbiamo avuto un assaggio delle sue grandi abilità su strada e, soprattutto, in fuoristrada.

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a cura di Alessandro Delfino

Il design, fra tradizione e innovazione

Nuova Discovery combina la flessibilità degli interni, dotati di sette sedili full-size realizzati con la cura artigianale e ricchi di caratteristiche di design ingegnose, con belle proporzioni, linee moderne e pulite e una silhouette dinamica.

Il primo impatto con il nuovo Discovery 2017, infatti, parte dall'esterno, con un design completamente rinnovato che però strizza l'occhio a chi ha amato la generazione precedente: le linee sono più morbide, l'auto, pur mantenendo la sua imponenza,  è ora più filante  (è 13 cm più lunga della generazione precedente, 5 cm più larga e 4 più alta), e in linea con il nuovo corso di design della Casa britannica, in modo da incontrare i gusti di un bacino più ampio di acquirenti.

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Nonostante la crescita nelle dimensioni, sulla bilancia ha perso ben 480 kg, grazie all'utilizzo del nuovo pianale SUV full-size monoscocca realizzato per l'85% in alluminio, attestando così il peso a 2.099 chilogrammi. Nonostante la stazza, il SUV può vantare importanti capacità aerodinamiche con un Cx di 0,33. La vettura è dotata anche di sospensioni pneumatiche regolabili che consentono di abbassare l'assetto della vettura di 60 mm per facilitare il carico o di alzarlo di 75 mm in caso di necessità.

Disponendo di 5 o 7 posti a seconda delle necessità, il nuovo Discovery è dotato di un bagagliaio che offre un volume di carico che va da un minimo di 258 litri e arriva fino a ben 2.500 litri con le ultime due file di sedili ripiegate, mentre nella configurazione con 5 posti la capacità è di 1.231 litri.

Il posteriore abbandona l'apertura a doppio battente del Discovery 4 a favore di un più tradizionale portellone (apribile e chiudibile elettricamente, con un sistema che gestisce anche una ribaltina - molto pratica - che aiuta il carico dei bagagli).

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Ciò nonostante mantiene un forte richiamo al passato, grazie al design asimettrico del portatarga che la posiziona (in formato rettangolare standard) sulla sinistra per andarsi a restringere sulla destra, dando movimento e snellezza a una vista che, date le dimensioni molto generose del fuoristrada, rischiava di risultare pesante.

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Anche nella vista laterale possiamo trovare segni di questo addolcimento, con il tradizionale tetto a scalino - più alto dietro, per dare maggiore spazio a chi siede nella seconda e terza fila di sedili - che rimane sempre presente ma è meglio integrato, più armonico.

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Davanti infine ritroviamo le linee addolcite della "sorella minore" Discovery Sport, con un anteriore che mantiene la sua presenza scenica ma snellisce la silhouette, rendendo la vettura appetibile a un pubblico più vasto.

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