L'auto elettrica è sempre più facile da ricaricare

L'auto elettrica è sempre più facile da ricaricare: lo dimostra il continuo aumento di punti di ricarica in Italia, oggi più di 32.000.

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a cura di Francesco Daghini

Con buona pace dei detrattori e di coloro che ancora oggi pensano che la rete elettrica non riuscirà a sostenere la diffusione dell'auto elettrica, l'ultimo report pubblicato da Motus-E in merito all'infrastruttura di ricarica in Italia porta buone notizie: la rete è in continua crescita e gli investimenti non mancano. Scopriamo meglio come siamo messi nel Bel Paese quando si tratta di caricare la propria auto elettrica a una colonnina pubblica.

Prima però, una piccola digressione: Motus-E è la prima associazione in Italia costituita per supportare e accelerare la transizione elettrica, può vantare i maggiori player di questo settore industriale ma anche piccole realtà che oggi lavorano per innovare un settore che ha ancora tanto da dimostrare. Le attività di analisi e di condivisione dei dati raccolti da Motus-E sono fondamentali per permettere al settore di capire ancor meglio come muoversi, e in quale direzione.

Torniamo all'ultimo report di Motus-E, pubblicato in data 30 settembre 2022: a quel giorno, in Italia risultavano installati 32.776 punti di ricarica suddivisi su 16.700 colonnine (perché una colonnina può avere più punti di ricarica) in 13.225 location accessibili al pubblico. Come sempre c'è una leggera discrepanza tra le colonnine posizionate direttamente sulla strada - pari al 75% del totale delle 16.700 colonnine - e quelle che invece si trovano su suolo privato aperto al pubblico, come per esempio può essere il parcheggio di un ristorante.

Il report precedente risaliva a giugno 2022, e a quella data avevamo appena toccato i 30.704 punti di ricarica: la matematica, anche per chi non è molto forte come me, in questo caso è semplicissima - nell'arco dell'estate sono stati installati più di 2000 punti di ricarica, mentre prendendo in esame il periodo che va da settembre '21 a settembre '22 vediamo un aumento di 7982 punti di ricarica in 12 mesi.

Il dato più importante arriva ora: la colonnina di ricarica in corrente alternata, all'automobilista elettrico medio, interessa relativamente poco, mentre quella in corrente continua e quindi più potente e rapida è decisamente più invitante. Degli oltre 2000 punti di ricarica installati negli ultimi 3 mesi, il 45% è in corrente continua, quella che permette di ricaricare molto più rapidamente e che in 15/30 minuti è capace di riportare l'auto all'80% della carica.

Ad oggi purtroppo il rapporto tra punti di ricarica in AC e in DC è di 10 a 1: ci vorrà tempo prima di avere una vera e capillare diffusione di punti di ricarica in DC, e per il momento ci si concentrerà sulle grandi arterie che attraversano il paese, le autostrade e le statali più grandi.