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a cura di Valerio Nebuloni

Nissan, Enel X ed RSE (Ricerca Sistema Energetico, una società attiva nella ricerca in ambito elettro-energetico) hanno realizzato, presso la sede di quest'ultima, un centro di prova attivo per la sperimentazione del Vehicle To Grid (V2G), la tecnologia che permette alle auto elettriche connesse alla rete di contribuire, immettendo elettricità quando serve, alla stabilità del sistema elettrico pubblico.

Lo scenario di test è semplice: all'interno di una micro-rete sperimentale di RSE, sono presenti due colonnine di ricarica bidirezionali Enel X, che attraverso questa tecnologia permettono di utilizzare delle Nissan Leaf per la stabilizzazione della rete, cedendo o accumulando energia.

L'idea di base è inquadrare in modo diverso i veicoli elettrici, facendoli passare da mezzi di trasporto a vettori energetici. In futuro gli accumulatori nella rete elettrica saranno di vitale importanza data la natura di molte fonti rinnovabili in uso; se pensiamo all'energia solare o eolica ci troviamo di fronte alla parziale o completa non programmabilità dell'erogazione energetica, con conseguente bisogno di immagazzinare anche l'eccesso di energia prodotta per utilizzarla nei momenti di fermo della generazione. Costruire accumulatori di rete, come sta facendo Tesla, è molto costoso e la diffusione dei veicoli elettrici potrebbe essere l'anello mancante per ovviare a questa esigenza.

Quella che ora in Italia è una breve sperimentazione, nel mondo è già attiva in alcuni paesi dal 2016, fornendo una capacità di accumulo che contribuisce, con costi contenuti, all'integrazione delle energie rinnovabili nel sistema elettrico. In più i possessori di auto elettriche potranno ottenere una remunerazione per i servizi forniti.