Le 10 stranezze delle auto moderne

Le auto moderne sono un concentrato di tecnologia, ma non sempre i nuovi sistemi riescono nel loro intento: 10 stranezze delle auto moderne.

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a cura di Francesco Daghini

Il mercato automobilistico sta vivendo uno dei momenti di maggior fervore tecnico di sempre: non solo la corsa all’elettrificazione ma anche tanta tecnologia aggiuntiva sta trovando posto nelle auto, un po’ grazie ai sistemi di assistenza alla guida, i famosi ADAS, che diventando obbligatori hanno forzato la mano ai produttori di auto.

Alcune sono solo mode, altre sono delle vere e proprie tecnologie integrate nelle auto – anche se non sempre nel migliore dei modi, ma come spesso accade l’innovazione passa anche attraverso scelte tecniche, o in alcuni casi di design, che si rivelano essere poco funzionali, o in alcuni casi proprio scomode; negli ultimi anni abbiamo avuto modo di testare con mano tante di queste novità tecniche e in questo articolo vi vogliamo proporre una selezione delle 10 stranezze o particolarità delle auto moderne, non tutte sono destinate a sparire, al contrario, alcune potrebbero evolversi e migliorare l’esperienza di guida di tutti i giorni in modi che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare.

Lo yoke, il volante a cloche

Lo yoke di Tesla, il volante a cloche introdotto con la Model S Plaid, non poteva che trovarsi al primo posto di questa particolare selezione: Tesla sosteneva, all’epoca della presentazione dell’auto, che lo yoke avrebbe rivoluzionato il modo di guidare, oltre ad avere uno stile decisamente futuristico e accattivante. Niente di tutto questo, l’esperimento è miseramente fallito nonostante altre case automobilistiche, tipo Lexus, abbiano provato a saltare sul carro della novità. Oggi Tesla sembra aver fatto dietro front, è tornata a offrire il volante classico anche sulla Model S Plaid e offre anche la possibilità di sostituire, a pagamento, il yoke originale con un volante normale.

Crab Mode e Hyundai e-Corner System

L’avvento della mobilità elettrica sulle automobili ha permesso alle case di dare vita a modalità di guida completamente nuove e irrealizzabili con un motore endotermico: un esempio delle incredibili capacità di certi veicoli elettrici è la Crab Mode, una modalità di guida che abbiamo visto sul GMC Hummer EV. Grazie al mix di ruote posteriori sterzanti e propulsori elettrici dislocati sulle varie ruote, il nuovo Hummer EV è in grado di muoversi in diagonale, evitando ostacoli che normalmente sarebbe molto difficile aggirare, specialmente se si sta guidando su un percorso in fuoristrada e lo spazio laterale non è sufficiente a compiere altre manovre.

Nello stesso ambito della Crab Mode, Hyundai ha di recente svelato una nuova tecnologia chiamata e-Corner System, pubblicando un video in cui ci mostra una delle sue Ioniq 5 fare delle manovre impossibili. In sostanza si tratta di una tecnologia che consente a ogni singola ruota dell’auto di ruotare di 90°, anche quelle posteriori, così da permettere dei movimenti finora impossibili in auto. Nel video pubblicato da Hyundai, che trovate a questo indirizzo, possiamo vedere la Ioniq 5 fare una giravolta su se stessa, fare un parcheggio in linea senza bisogno della classica manovra in retromarcia e tanto altro ancora; questa tecnologia, così come quella sviluppata da GMC, ha senza dubbio posto nel mercato automobilistico del futuro e potrebbe cambiare la configurazione dei nostri parcheggi e non solo.

Specchietti digitali

Per un paio di tecnologie ben riuscite e dai pregi evidenti, ce ne sono altre che necessitano ancora di un po’ di sviluppo per funzionare al meglio, come quella degli specchietti digitali: oggi sono diverse le case automobilistiche ad aver adottato questa soluzione, che viene proposta anche su molti camion per la grande capacità di eliminare i punti ciechi posteriori grazie all’utilizzo di varie telecamere che si sostituiscono ai classici specchietti.

A seconda di dove e come è stato integrato il display che va guardato al posto dello specchietto, questa soluzione può essere molto comoda, o l’esatto contrario: è importante che il display che sostituisce lo specchietto siano posizionato correttamente, alla giusta altezza per gli occhi, altrimenti si va a vanificare i vantaggi offerti da questa tecnologia, che ha anche il pregio di ridurre la resistenza aerodinamica e di conseguenza i consumi, anche se di poco.

Lo scoglio più grande alla diffusione di questa tecnologia, ad oggi, è il prezzo: si parla di circa 2000 € per l’optional che permette di sostituire i classici specchietti con questo sistema basato su telecamere e display interni all’auto.

Generatori di rumore per auto elettriche

I motori elettrici, se integrati a dovere, risultano molto più silenziosi rispetto a un motore endotermico e questo dettaglio non piace a tanti automobilisti; il rumore del motore è una componente molto importante alla guida di un’auto, ed è per questo motivo che c’è chi, come Abarth ad esempio, ha pensato bene di integrare nella sua auto elettrica un vero e proprio impianto audio che si può utilizzare per simulare il rumore di un’auto endotermica, scegliendo la traccia audio da una serie di suoni pre-caricati.

Abarth, con la sua nuova 500 elettrica, non è la prima e probabilmente non sarà neanche l’ultima a proporre una soluzione di questo tipo, anche se dal canto nostro abbiamo qualche dubbio sull’efficacia di questo approccio: chi non è pronto a passare alla mobilità elettrica di certo non sarà convinto da un suono posticcio emesso da un altoparlante, chi invece lo è sicuramente apprezza la silenziosità delle auto elettriche e non avrà bisogno di un suono finto per farsi convincere, molto meglio lavorare per far sì che le auto elettriche facciano un rumore appagante ma vero, senza bisogno di imitare una tecnologia che stiamo cercando di abbandonare nei prossimi decenni.

Funzioni in abbonamento

Si tratta, probabilmente, della peggiore evoluzione che avremmo potuto vedere sulle auto moderne, dotate di connessione a internet e “negozi” da cui acquistare funzioni aggiuntive: in sostanza le case automobilistiche hanno capito che costa meno produrre auto tutte uguali, tutte dotate delle stesse tecnologie e degli stessi sistemi integrati, salvo poi decidere di bloccare questi sistemi via software, consentendone lo sblocco dietro un pagamento che in alcuni casi è una tantum, ma in altri casi può essere annuale o addirittura mensile.

Funzioni come i sedili riscaldati, il navigatore integrato, o addirittura potenza aggiuntiva per i motori elettrici, sono ormai all’ordine del giorno: il proprietario dell’auto ha già il sistema di riscaldamento integrato nei sedili, ma a meno che non lo abbia acquistato in fase di ordine dell’auto non potrà utilizzarlo se non andrà a “ordinarlo” dallo store integrato nel sistema di infotainment. Le case automobilistiche sostengono che è un modo per risparmiare ed essere più elastici, offrendo optional anche dopo l'acquisto dell'auto, ma ad oggi il risparmio è solo per loro che possono produrre auto senza doverle personalizzare.

Pulizia videocamere posteriori

Le videocamere posteriori per facilitare le manovre e le operazioni di parcheggio sono ormai diffusissime, anche su auto non esattamente di alta gamma, e questo è grazie ad alcuni paesi dove questa tecnologia è diventata obbligatoria per legge.

In alcune parti del mondo però si pone il problema di mantenere l’obiettivo della videocamera pulito per garantirne il corretto funzionamento: per ovviare a questa problematica, alcune case automobilistiche hanno cominciato a integrare dei piccoli ugelli che spruzzano acqua e sapone sull’obiettivo della telecamera qualora questa dovesse essere sporca, ma questo si traduce in grossi aloni di acqua e sapone che restano sulla carrozzeria ogni volta che si utilizza questo sistema. Dal nostro punto di vista sarebbe consigliabile avere una telecamera retrattile che spunta fuori dalla sua sede solo quando richiesto, per poi tornare nel suo alloggiamento protetto quando si sta guidando.

Integrazione di radar e sensori

Sulle auto più moderne e di alta gamma ormai vengono integrati sensori e radar di ogni tipo, anche se purtroppo non sempre l’integrazione è piacevole alla vista: i radar sono delle scatolette nere che abbiamo visto integrate nei paraurti anteriori di diverse auto di lusso come Ferrari, Mercedes o BMW, ma è innegabile che vadano a rovinare la linea dell’auto stessa, un po’ come avviene con tutti i sensori di parcheggio sparsi ormai lungo tutto il corpo dell’auto. Se da una parte i sensori di parcheggio non possono essere integrati in altro modo, lo stesso non si può dire del radar, che ha sì bisogno di essere integrato frontalmente per recepire tutte le informazioni che gli servono, ma perché non integrarli in un modo che sia esteticamente più appagante?

Climatizzatore touchscreen

Da qualche anno a questa parte le case hanno deciso di inserire quante più funzioni possibili nei sistemi di infotainment delle auto, sistemi che spesso sono operati tramite un display touchscreen che, a meno che non vi troviate a bordo di un’auto di lusso, non sarà particolarmente reattivo al tocco: nei casi peggiori bisogna affidarsi ai comandi touchscreen anche per operazioni semplici come la regolazione del climatizzatore, ma anche nei casi in cui i comandi sono rimasti separati dal display spesso si trovano degli slider sensibili al tocco e non dei veri e propri pulsanti.

Tutto questo diventa un vero e proprio incubo alla guida, poiché il touchscreen risulta meno comodo e intuitivo da utilizzare alla guida, quando non ci si può distrarre dalla strada per dedicare attenzione dal display.

Il prezzo

Penso che tutti concorderemo nel dire che il mercato automobilistico sta prendendo una deriva preoccupante: le auto economiche stanno sparendo pian piano poiché le case automobilistiche hanno capito che concentrando gli sforzi verso le auto più costose si massimizzano i profitti, ma così una grossa fetta del mercato si trova impossibilitata a cambiare la propria auto con un modello più recente. In tutto questo ci si è messa anche l’Unione Europea con l’introduzione delle normative Euro 7, che potrebbero convincere definitivamente le case automobilistiche a smettere di sviluppare e vendere auto piccole ed economiche. Ci vuole un deciso cambio di rotta, se vogliamo continuare ad alimentare il mercato delle auto.