Le elettriche costeranno davvero poco nel 2030, anche meno delle termiche

La banca d'affari newyorkese annuncia che tra qualche anno, entro probabilmente il 2030, le auto elettriche arriveranno a costare davvero poco e addirittura meno delle varianti endotermiche.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le auto elettriche, attualmente, hanno dei prezzi decisamente elevati se confrontati alle varianti endotermiche; l’unico modo per ottenere una vettura green ad un prezzo più appetitoso è quello di utilizzare gli incentivi messi a disposizione dal Governo e dalle singole Regioni. Un chiaro esempio è rappresentato dalle varie city-car come Fiat 500, Renault Twingo e VW Up! che hanno un prezzo decisamente superiore rispetto le versioni a benzina.

Che i listini siano destinati a scendere è un’opinione e desiderio comune, visti i continui progressi sulle batterie, ma resta ancora un mistero quale sarà la vettura più accessibile in futuro e soprattutto a quale prezzo.

Adam Jonas, analista della famosa banca d’affari di New York, è sicuro che le auto elettriche più economiche arriveranno a costare anche cifre decisamente contenute e nell’ordine dei 5mila dollari (circa 4mila euro). Una notizia davvero importante, ma quando potrebbe succedere? Qui Jonas non si sbilancia ma precisa che la vera svolta potrebbe avvenire tra meno di una decina d’anni, verso il 2030.

L’analista evidenzia inoltre come la prima Tesla (la Roadster, realizzata insieme a Lotus) costava più di 100mila dollari nel 2008 e ora, a distanza di 13 anni, la Tesla più economica parte da 37mila dollari. Un cambio di prezzo radicale, una somma più bassa di quanto un americano spenda in media per una vettura usata. È vero, siamo difronte a due prodotti differenti ma accomunati da una tecnologia del tutto simile. Inoltre non si può ignorare che siano già presenti sul mercato delle varianti cinesi veramente economiche e dei quadricicli europei, tipo la Citroen AMI, a poco più di 5mila euro.

Per Morgan Stanley i prezzi sono destinati a crollare nel corso dei prossimi 10 anni, complice la continua evoluzione sulle batterie e la creazione di veri e propri poli industriali destinati alla fabbricazione di auto elettriche.  Ad esempio Tesla, con la sua Giga Press tutta italiana, riesce a realizzare in un blocco unico buona parte del posteriore della Model Y ottimizzando non solo i tempi ma anche i costi. Per essere più precisi, il marchio di Palo Alto è passato dal produrre 10mila pezzi a poche centinaia per il solo posteriore; una bella differenza!

Impossibile inoltre non considerare che le attuali vetture endotermiche potrebbero non subire alcuna rimodulazione dei prezzi, complice la richiesta di continue restrizioni sulle emissioni che obbligano le case costruttrici a sviluppare propulsori sempre più evoluti.