L'idrogeno prende il volo: sarà negli aerei a partire dal 2035

Oltre al trasporto su gomma, anche gli aerei potrebbero subire una transizione ecologica e diventare ad idrogeno.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La compagnia francese Airbus ha lanciato uno dei progetti più ambiziosi del settore dei trasporti: la creazione di tre aeromobili a idrogeno che saranno pronti per decollare entro il 2035. Questa iniziativa è parte integrante degli sforzi per la decarbonizzazione del settore aereo.

Ma qual è la chiave per il successo di questa impresa? Secondo uno studio condotto da Transport & Environment (T&E), la risposta risiede nell'implementazione di una tassa sui carburanti fossili da parte dell'Europa, fornendo così un incentivo per l'utilizzo dell'idrogeno come fonte di energia.

Secondo l'associazione ambientalista, la soluzione suggerita è quella di introdurre una tassa sui carburanti fossili e sulle emissioni di carbonio, così da spianare la strada all'idrogeno e renderlo ancora più appetibile. L'analisi condotta da T&E rivela che il costo totale per l'introduzione degli aeromobili a idrogeno ammonta a 299 miliardi di euro entro il 2050. Tuttavia, lo sviluppo dei velivoli rappresenterebbe solo il 5% di tutte le spese, pari a circa 15 miliardi di euro.

Le restanti voci di spesa includono la produzione di idrogeno verde (54%, equivalente a 161 miliardi di euro), la liquefazione del vettore energetico (23%, pari a 69 miliardi di euro), lo sviluppo delle infrastrutture necessarie (12%, corrispondente a 36 miliardi di euro) e la distribuzione dell'idrogeno negli aeroporti (6%, ossia 18 miliardi di euro).

Questi dati evidenziano la complessità e l'ampiezza degli investimenti necessari per rendere l'aviazione più sostenibile, ma allo stesso tempo dimostrano che l'utilizzo dell'idrogeno può rappresentare una soluzione promettente per la decarbonizzazione del settore aereo. Resta da vedere se l'Europa sarà disposta a sostenere questa transizione.