Mazda MX-5 1.5 2023 cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Abbiamo provato Mazda MX-5 1.5 2022, la versione aggiornata dotata del sistema KPC capace di controllare e minimizzare il rollio in curva.

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a cura di Federico Vecchio

Sono rimaste in poche ormai, anzi a dirla tutta è rimasta l’unica. Quando si parla di spider a 2 posti, trazione posteriore a prezzi ragionevoli non può venire niente in mente se non la Mazda MX-5, quest’ultima ormai arrivata alla fine della sua quarta generazione dimostra come sia possibile anche nel 2023 avere una vettura leggera, accattivante e prestazionale senza dover sborsare cifre stellari. Bisogna ammettere che questa recensione viene fatta da un miatista appassionato però vi assicuriamo che anche in questo caso siamo riusciti a vederla in maniera oggettiva, più o meno. La versione in prova è la Exclusive Line, ma come vedremo di seguito sono disponibili ulteriori varianti più personalizzate conosciute con il nome di Homura, Kazari e Kizuna. Di seguito, un piccolo assaggio della versione Homura 2023.

Cosa ci convince

Le dimensioni sono interessanti, Mazda Mx-5 è lunga solo 3915 mm, larga 1735 mm e alta 1230 mm, una vera auto compatta e dritta al punto; il suo scopo non è quella di essere comoda o pratica ma quello di essere emozionante alla guida e questo riesce a farlo grazie alla sua distribuzione dei pesi 50/50 ed alla massa totale che è di poco più di 1.000 kg, un numero che solitamente non si vede più su auto moderne. Le linee filanti della carrozzeria riescono a renderla aggressiva quanto basta ma al contempo graziosa e mai fuori luogo.Il frontale risulta ben riuscito e grazie alla fanaleria a LED con funzione di abbagliante automatico riesce a garantire visibilità eccellente in ogni condizione meteo.

Quello che rende la MX-5 unica è la presenza, nella versione roadster, di una capote in tela quanto semplice tanto geniale; quest’ultima infatti non è dotata di un funzionamento elettronico ma deve essere abbassata manualmente ed il sistema sviluppato da Mazda permette di farlo anche in movimento con una sola mano, sia in fase di apertura che di chiusura del tetto stesso. La capote, poi, risulta perfettamente isolante sia acusticamente che termicamente, questo comparato con le versioni precedenti da noi provate ed anche possedute personalmente.

All’interno dell’abitacolo troviamo materiali di buona qualità adatti a questa fascia di prezzo, un volante della dimensione corretta per una guida allegra ed equipaggiato di comodi comandi sulle razze per l’infotainment ed il cruise control ed uno schermo da 7 pollici con compatibilità Apple CarPlay ed Android Auto. Il vero protagonista dell’interno è però il cambio manuale a 6 marce che riesce a rendere totalmente inebriante l’esperienza di guida facendoci sentire su una vera vettura sportiva, questo viene poi abbinato ad un ottimo rumore prodotto dal motore stesso che riesce a permeare nell’abitacolo in maniera cristallina senza dover utilizzare sistemi di amplificazione elettronici.

L’allestimento da noi provato è la versione Exceed che comprende cerchi in lega da 16”, pelle black per gli interni, clima automatico, impianto Bose a 9 altoparlanti, sistema di monitoraggio del veicolo BSM con avviso pericoli in uscita dal parcheggio (RCTA), sistema riconoscimento stanchezza guidatore, frenata automatica in città SCBS, rilevamento pedoni AEB e funzionamento Keyless. Lo spazio interno non è decisamente abbondante, eppure un conducente di 185 cm riesce a sedersi comodamente e guidare questa vettura sentendosi a suo agio anche per lunghe percorrenze, per quanto riguarda il passeggero invece la situazione è più difficoltosa in quanto lo spazio a disposizione non è quanto quello dedicato al guidatore. Da sottolineare come tutti i costruttori aumentino le dimensioni delle vetture al contempo diminuendo le dimensioni del motore mentre Mazda non è d’accordo ed equipaggia questa piccola auto sportiva con due propulsori interessanti; su Mx-5 abbiamo il 1.5 132 cv Skyactive G ed il 2.0 184 cv Skyactive G.

Cosa non ci convince

Sono poche le caratteristiche di MX-5 che non convincono ma sicuramente il più chiaro è, soprattutto rapportato con le generazioni precedenti, la mancanza di spazio in abitacolo; per qualche motivo questa generazione di Mazda Mx-5 non è dotata di vano portaoggetti classico ed inoltre il comfort del passeggero è compromesso dalla presenza di una "gobba" nel pianale in corrispondenza delle gambe. Per il libretto di circolazione o il manuale di uso e manutenzione bisognerà utilizzare un vano posto tra i due sedili. Sono anche presenti due portabicchieri amovibili da poter collocare in due posizioni predefinite in abitacolo, nelle portiere infatti non c’è spazio per le bottiglie ne per altri oggetti.

Come si guida

La distribuzione dei pesi così equilibrata, il baricentro basso e il motore che riesce ad arrivare a regimi alti - limitatore a 7.500 giri - rendono l’esperienza di guida davvero coinvolgente. Non appena ci si siede al volante di questa piccola sportiva giapponese ci si sente subito a proprio agio e ci si accorge di come, pur essendo volta al divertimento, possa essere una compagna quotidiana anche per chi non ha interesse nell’andare veloce. La bellezza di Mx-5 - o Miata come la chiamano gli americani - è proprio la sua dualità di carattere ed il fatto che riesca a piacere proprio a tutti, grandi e piccini. La versione da noi provata era quella con il motore 1.5 da 132 cv e non è dotata né di differenziale autobloccante né di sospensioni Bilstein, il tutto si traduce in un assetto leggermente più morbido ma comunque divertente.

Una novità del 2022 è l’introduzione del sistema KPC ovvero Kinematic Posture Control che permette all’auto di avere meno rollio durante i cambi di direzione grazie all’ intelligente utilizzo dei freni sulla ruota interna in curva per impedire il caricamento eccessivo migliorando quindi l’handling generale. Leggendolo su carta può sembrare una funzione trascurabile ma avendo provato sia la versione precedente che quest’ultima possiamo confermare come soprattutto sui curvoni veloci questa nuova funzione riesca a stabilizzare la vettura trasmettendo anche una sensazione di maggiore fiducia al guidatore. Per quanto riguarda i consumi, la nostra prova si è svolta su circa 1.200 km e siamo rimasti piacevolmente stupiti dall’aver avuto una media di circa 6.4 l/100 km durante l’interezza del nostro test.In autostrada è quindi facile mantenere i 15.5-16 km/l, un dato di tutto rispetto e non sempre associabile ad una vettura dai tratti sportivi. Per chi fosse interessato a prestazioni ancora più marcate consigliamo la versione 184 cv in quanto decisamente più adatta ad un uso più estremo.

Conviene?

Non ci sono competitor diretti ed il motto degli appassionati del marchio è “Miata Is Always The Answer“ quindi la risposta è sempre un bel sì. C’è da sottolineare però che negli anni il prezzo è decisamente salito, nel 2016 quando è stata introdotta si parlava di un prezzo intorno ai 26.000 euro per la versione entry level ma c’è anche da notare come il mercato dell’auto abbia avuto non poche complicazioni negli ultimi anni. I prezzi per Mazda Mx-5 Roadster 2023 partono da 30.270 € per la versione Prime Line fino ad arrivare a 33.320 per la variante Exclusive Line da noi testata.

Coloro che cercano, invece, versioni più personalizzate ed esclusive saranno felici di sapere che la motorizzazione 1.5 (quella "giusta" per il popolo giapponese) prevede tre ulteriori allesitmenti: Homura, Kazari e Kizuna. Mentre le ultime due condividono il prezzo di 34.820 euro, Homura richiede un esborso di 35.820 euro complice anche la presenza di bellissimi cerchi Rays da 16", una vera chicca. La Homura è, sostanzialmente, una Sport confezionata però sul modello da 1.5. In ottica di rivendibilità, se avete un budget più importante me non siete interessati ad acquistare il 2.0 da 184 cavalli, la versione Homura può sicuramente tenere il valore nel tempo più di altri modelli.