Mazda3 2023, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Con Mazda3 il costruttore nipponico propone una berlina mediogamma ibrida con consumi di rilievo. Abbiamo provato la versione 2023 con l'allestimento Homura.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nata ufficialmente nel 2003 e giunta ora alla sua quarta declinazione, Mazda3 è una berlina a 2 volumi e mezzo che nasce per sostituire la storica Mazda 323. Disponibile, a seconda del mercato, in versione sedan o hatchback, Mazda3 non si allontana dagli stilemi del marchio beneficiando quindi di un muso allungato e grintoso, abbinato a linee morbide e sinuose. Visivamente la hatchback sembra una Mazda CX-30 privata del suo spirito da vettura a ruote alte.

A livello di dimensioni, Mazda3 misura 4460 mm di lunghezza, appena 1440 mm di altezza, e 2730 mm di passo: anche grazie a queste caratteristiche, la guida dell’auto risulta molto dinamica e appagante ma su questo punto torneremo a scrivere più avanti.

Cosa ci piace

Tra gli aspetti postivi di questa hatchback non possiamo che non citare l’abitacolo, con le sue finiture di ottima qualità abbinate a materiali di buona fattura. A livello di percezione sembra di essere a bordo di una vettura di fascia superiore: Mazda, a questo proposito, ha scelto accuratamente la tipologia di pellame e materiali ruvidi da usare, optando per un’alternanza davvero congeniale. I comandi sono tutti a portata del conducente e difficilmente resterete spaesati: i pulsanti sono tutti fisici, assenti sistemi a sfioramento o di tipo touch. Le distrazioni sono quindi minime e anche al buio o in situazioni precarie riuscirete sempre a trovare il comando corretto.

Valido il volante, ampio e simile a quello della MX-5; anche qui sono presenti, sulle razze orizzontali, una serie di pulsanti dedicati al controllo della velocità, al volume e in generale al sistema multimediale. Il cruscotto è un mix di analogico e digitale; potrebbe non piacere, ma non ci sentiamo di ritenerlo un aspetto limitante.

La seduta è comoda e avvolgente: ancora una volta Mazda3 ha saputo utilizzare i materiali adeguati per un elevato comfort di bordo. Ampio, infine, il display centrale deputato alla riproduzione di contenuti multimediali e al mirroring di Android Auto e CarPlay. Promossa anche la retrocamera, chiara, precisa e soprattutto definita: brava Mazda che, a differenza di altri brand, offre soluzioni valide e sfruttabili nel quotidiano.

Cosa non ci piace

Mazda3 è un’ottima vettura, fatto salvo per un paio di aspetti che non abbiamo apprezzato a fondo. Il primo riguarda l’abitabilità posteriore che, complice dei finestrini risicati, non è delle migliori. Lo spazio potrebbe mancare nelle persone di alta statura e in generale, anche con il tettuccio, l’ambiente appare piuttosto cupo.

Luci e ombre sul baule che, sebbene sia attentamente rifinito come la restante parte dell’abitacolo, ha una capienza è di appena 351 litri e una soglia piuttosto pronunciata (quasi 20 cm) che rende le azioni di carico e scarico della spesa, ad esempio, più faticose del previsto. Da rivedere, come in tutte le più recenti Mazda, il sistema di inserimento delle destinazioni con il navigatore di serie: decisamente complicato e macchinoso.

Come va

Sotto il cofano della nostra Mazda3 è presente il propulsore Skyactiv-X da 186 cavalli, una soluzione che abbiamo potuto assaggiare su Mazda CX-30, abbinato ad un cambio a 6 rapporti manuale. Il motore è di tipo mild hybrid e si tratta di un 4 cilindri aspirato da 2.0 di cilindrata, impreziosito però da un sistema di compressione che simula quanto avviene sui motori a gasolio per quanto riguarda l’immissione di carburante nella camera di scoppio, al fine di ridurre le emissioni e i consumi.

Il motore risulta brillante, specialmente se abbinato al cambio manuale a 6 rapporti di Mazda, ma allo stesso tempo elastico e morbido. Precisiamo questo aspetto: non è un motore estremamente sportivo, spinge e vi consentirà sempre di effettuare i sorpassi senza problemi ma non aspettatevi un più tradizionale 2.0 da quasi 200 cavalli. Questo Skyactiv-X nasce per offrire buone prestazioni abbinate ad eccellenti consumi: un traguardo che Mazda, a nostro parere, è riuscita ad ottenere. Il motore sofisticato permette consumi vicini ai 16 km/l in autostrada a 130 km/h con cruise control adattivo e 6a marcia. Anche in città i consumi sono contenuti e sopra la media dei crossover provati. Il cruise control adattivo risulta ben calibrato e senza particolari impuntamenti: tutte le impostazioni, come accennato, sono selezionabili agendo sui pulsanti presenti sul volante.

Le sospensioni sono morbide e assorbono bene le asperità del terreno: il comfort di guida è elevato in tutte le sue manifestazioni. Di contro, se cercate una hatchback affilata e con poco rollio potreste restare delusi.

Conviene?

Cinque gli allestimenti a disposizione con prezzi, base, compresi tra 26.870 euro e 31.320 euro; le motorizzazioni sono anch’essere numerose e si parte con la basic Skyactiv-G da 90 cavalli per arrivare a quella intermedia da 110 cavalli. La motorizzazione più prestigiosa è quella oggetto di questa prova, la Skyactiv-X da 186 cavalli.

A nostro parere Mazda3 è un’ottima soluzione per chi desidera una hatchback in grado di offrire consumi misurati e un’elevata abitabilità di bordo (a patto di non avere passeggeri di alta statura nei sedili posteriori). La dotazione, anche di base, è elevata e la quantità di optional invidiabile (quasi una rarità oggi giorno). Per i più sportivi e per coloro che ricercano “l’esclusività”, ricordiamo che Mazda3 è disponibile anche con lo Sport Pack ovvero un pacchetto (il kit comprende: Kit di installazione, Deflettore, Minigonne laterali, Primer, Minigonna anteriore, Spoiler posteriore inferiore, Spoiler posteriore tetto) che aggiunge dettagli estetici per un esborso di circa 2.000 euro.

Alternativamente, Mazda offre la versione Homura (oggetto di questa prova) che si posiziona a metà strada tra gli allestimenti Executive ed Exceed offrendo una dotazione di serie piuttosto ricca.