McLaren smentisce, nessuna trattativa con Apple

L'azienda di Woking ha smentito le voci che la volevano sul punto di farsi acquisire da Apple.

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a cura di Manolo De Agostini

Sono bastate poche ore per spegnere il sogno di una supercar con motore McLaren e tecnologia Apple. L'azienda di Woking ha smentito categoricamente le voci di una possibile acquisizione da parte del colosso tecnologico statunitense.

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McLaren fa sapere che in campo non c'è nemmeno l'opzione di un investimento da parte di Apple, né tantomeno ha intenzione di vendere l'azienda o formare una partnership. "Possiamo confermare che McLaren non è in trattative con Apple riguardo a un qualsiasi potenziale investimento", ha commentato in una nota il produttore di supercar inglese.

Eppure a battere questa pista era stato dapprima il Financial Times, seguito poi a ruota dal New York Times. McLaren, sulla carta, sembra un buon partito per Apple. Se da una parte è vero che a Woking producono circa 1500 auto all'anno, pochissime per i volumi che l'azienda di Cupertino vorrebbe raggiungere con la presunta Apple Car, dall'altra in Inghilterra hanno un settore di ricerca e sviluppo avanzatissimo e lavorano da anni con materiali come la fibra di carbonio.

Le competenze di McLaren sarebbero d'aiuto ad Apple. Malgrado la smentita, quindi, forse qualcosa sta bollendo davvero in pentola. Non resta che attendere, anche perché sul progetto dell'auto autonoma ed elettrica di Apple ormai se ne sentono di tutti i colori: una decina di giorni fa si parlava ad esempio di una nuova strategia, più legata all'ambito tecnologico che allo sviluppo di un'auto vera e propria.

lit motors c 1
Lit Motors C-1

Forse queste voci sono volte più a favorire manovre sul titolo in borsa che altro, o forse no. Sempre nelle scorse ore il New York Times ha scritto che Apple sarebbe in trattative con Lit Motors, una start up della Bay Area di San Francisco che produce motociclette con auto-bilanciamento. Secondo il quotidiano Apple avrebbe già sottratto diversi ingegneri di Lit Motors, incuriosita dal lavoro fatto sul C-1, un veicolo a metà tra una moto e una macchina.