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a cura di Valentina Acri

Entro il 2030 l’Europa sarà l'area con la maggiore quota di mercato per le auto elettriche: è quanto emerge da un recente studio condotto da S&P Global denominato “Auto Industry Hot Topic”. Al centro dei temi inevitabilmente le auto elettriche, protagoniste della nuova mobilità per combattere l'elevato tasso di emissioni di CO2.

Discutendo delle nuove vetture a zero emissioni, gli analisti di S&P Global hanno fatto emergere i dati relativi alle previsioni di diffusione delle nuove vetture su quelli che sono i principali mercati mondiali. Partendo dall’analisi delle market share in Usa, Europa e Cina nel 2020, e tenendo in considerazione alcuni elementi come le normative e parametri che mirano a sostenere la transizione, S&P Global ha considerato per ipotesi come, nel periodo incluso tra 2025 e 2030, cambierà il mercato delle auto.

Come accennato in apertura, dallo studio Auto Industry Hot Topic emerge che entro la fine del decennio l’Europa sarà l'area con la quota di mercato per le auto elettriche maggiore. Una previsione del tutto positiva, dunque, che posizionerebbe l’Europa davanti a grandi mercati come Cina e Stati Uniti. Dai dati diffusi, per il Vecchio Continente che nel 2020 contava su 4% di quota di mercato per le auto elettriche, arriverà al 27% nel 2025 e addirittura al 64% nel 2030. La Cina, partendo da un 5% del 2020, arriverà al 27% tra 3 anni (59% al 2030) mentre gli Stati Uniti al 2030 non riusciranno ad arrivare oltre il 40%.

Per quanto riguarda la crisi dei chip, gli analisti sperano che non si arrivi a dover considerare la mancanza di componenti come un ostacolo incontrastabile.

Molte grosse aziende stanno investendo per avviare in prima persona la produzione dei chip ma si devono costruire le fabbriche e quindi lo scenario cambierà nel 2024 o nel 2025. Per ora la situazione resta ancora complessa, considerando che ci sono tantissimi tipi di chip e che a volte basta che ne manchi uno che sembra secondario, come quello che si mette nella chiave elettronica, per bloccare tutta la consegna di una vettura. I primi segnali di ripresa si vedranno tra circa un anno, nel terzo trimestre del 2023, ha spiegato David Binns, responsabile dello studio.