Mercedes-Benz accusata di manipolare le emissioni diesel

Deutsche Umwelthilfe (DUH) accusa nuovamente le case automobilistiche e questa volta tocca a Mercedes-Benz, sebbene i propulsori del costruttore siano già stati monitorati dal KBA.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nuove accuse di manipolazione delle emissioni sono state mosse contro Daimler dopo che un gruppo ambientalista tedesco (DUH) ha affermato di aver rilevato emissioni drasticamente differenti rispetto a quanto dichiarato dal costruttore su una Classe E classificata come Euro 6.

Una vera doccia fredda per la casa madre che, già in precedenza, ha dovuto richiamare quasi 800mila vetture diesel in seguito ad un’indagine mossa dall’associazione tedesca KBA (l’omologo della nostra Motorizzazione Civile) che aveva riscontrato anomalie in merito. In precedenza il problema era legato limitatamente ai motori diesel da quattro cilindri, ora invece sembra sia esteso anche ai propulsori con sei cilindri.

Secondo DUH, il problema sarebbe legato al sistema di filtraggio SCR e al ricircolo dei gas di scarico del Mercedes-Benz Classe E350d; naturalmente il difetto sarebbe sul motore e pertanto esteso a tutti i modelli che utilizzano il medesimo propulsore OM642, dal Classe E sino al Classe G. Più in dettaglio, l’opera di “manipolazione” da parte del costruttore tedesco sarebbe limitato all’utilizzo dell’AdBlue ossia un additivo introdotto con i propulsori diesel Euro 5 e Euro 6 per abbattere ulteriormente i NOx.

Stando a quanto riportato, la discrepanza maggiore sarebbe stata rilevata durante l’utilizzo della modalità “sport”, ovvero in concomitanza di una considerevole riduzione dell’erogazione dell’AdBlue al fine di consentire, probabilmente, migliori prestazioni a discapito però delle emissioni. Mercedes-Benz, accusata di "massimizzare i profitti a discapito dell'ambiente", ha respinto tutte le accuse, sottolineando che si tratta di un sistema di controllo delle emissioni altamente complesso e non valutabile singolarmente; inoltre, il dispositivo implementato per monitorare l’erogazione dell’AdBlue sarebbe già stato monitorato dalla KBA e reso ammissibile. Insomma, nulla di nuovo per il costruttore tedesco e rischio dieselgate al momento scongiurato.