Michelin investe negli pneumatici fatti con i cereali

I cereali o il dente di leone potrebbero essere i componenti principali degli pneumatici del futuro. Le ricerche sono in corso.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Usare i cereali per costruire gli pneumatici, al posto del butadiene, ridurrebbe l'impatto ambientale in particolare sul piano delle emissioni di CO2 e i problemi di smaltimento del rifiuti. Ecco perché Michelin ha promosso un progetto insieme ai due enti di ricerca AXENS e IFPEN per la realizzazione del bio-butadiene.

Vengono impiegati per lo più sfalci, paglie di cereali e barbabietola, e il progetto è piaciuto talmente tanto all'Agenzia per l'Ambiente e la gestione dell'Energia da incassare un finanziamento di 14,7 milioni di euro. Il progetto, che prende il nome di BioButterfly, nel complesso ha un valore di 52 milioni di euro in otto anni. La ricerca verte ora sull'ottimizzazione dei costi di produzione.

Pneumatici ecologici con cereali e barabietola

Anche Continental sta lavorando a un progetto bio per gli penumatici insieme all'istituto tedesco Fraunhofer. L'idea in questo caso è di produrre la gomma usando il Taraxacum officinale, una pianta molto comune conosciuta anche come dente di leone che può essere coltivata senza difficoltà quasi ovunque, anche in Europa.

Tarassaco

Insomma la prospettiva è quella di muoverci con mezzi di trasporto più attenti all'ambiente in ogni parte, non solo nei carburanti.