Le tecnologie di guida autonoma necessitano non solo di sensori e videocamere avanzate per funzionare, ma soprattutto di una mole di dati enorme e di sistemi che uniscano tali informazioni in modo coerente. Per questo Microsoft, che vuole avere un ruolo nella rivoluzione delle auto a guida autonoma, ha siglato alcuni importanti accordi nelle ultime ore.
La casa di Redmond ha firmato un accordo pluriennale con Here, realtà impegnata nello sviluppo cartografico che Nokia ha venduto a Audi, BMW e Daimler per 2,8 miliardi di euro. Microsoft potrà usare i dati delle mappe di Here in diversi servizi - come Cortana e Bing Maps - ma anche espandere l'uso delle informazioni in non meglio precisati "scenari di produttività in auto".
Parallelamente Microsoft ha annunciato che unirà le forze con TomTom ed Esri per potenziare e creare nuovi servizi e tecnologie intelligenti capaci di essere "location aware", ossia di comprendere dove ci si trova e offrire la migliore risposta possibile in base agli eventi.
Microsoft lavorerà con TomTom per integrare questo tipo di dati in Azure, rendendola una soluzione più flessibile per gli sviluppatori che vogliono creare soluzioni enterprise, mobile, web e Internet of Things (IoT) in grado di usare i dati posizionali. Tra le tecnologie citate ci sono High Definition Map e RoadDNA per la guida autonoma.
Esri, sviluppatore di soluzioni Geographic Information Systems (GIS), porterà invece i propri servizi in tempo reale su Azure, incrociando informazioni su sensori live, posizione, meteo e social network con i dati di HERE e TomTom.
Cosa significa concretamente tutto ciò? In futuro le auto connesse potranno incrociare dati cartografici, sul traffico e metereologici in tempo reale, indicando gli orari di guida e i percorsi migliori da fare.
Le auto potranno cambiare strada in caso d'incidenti, consigliarvi ristoranti nella zona e trovare un luogo con una buona copertura cellulare nel caso sia necessario fare un'importante chiamata di lavoro. Per aumentare sicurezza ed efficienza, i dati delle condizioni stradali, dei sensori e il comportamento di guida potranno essere usati per stabilire quando è necessario far controllare l'auto dal meccanico.
Le città, infine, potrebbero usare i servizi posizionali per analizzare, condizionare e migliorare il traffico. I dati potrebbero anche consentire alle aziende di gestire meglio la logistica.
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