Milano andrà a 30 km/h a partire dal 2024, nuovi limiti in arrivo

Nuovi limiti di velocità in arrivo per i milanesi, a partire dal 2024 la città e tutto il territorio diventerà a 30 km/h.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il capoluogo meneghino si unisce all’elenco delle città “da 30 km/h”, ovvero quelle in cui il limite di velocità non deve superare i 30 km/h così da limitari possibili situazioni di pericolo. Il provvedimento sarà in vigore dal 1° gennaio 2024 e, a differenza di altre città, il limite dovrà essere rispettato in tutto il territorio di Milano come già accaduto a Parigi e Bruxelles.

“La campagna - recita il testo dell'ordine del giorno - dovrà essere basata su un dossier, redatto da Amat, che contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 chilometri orari in una città sia una grande opportunità per tutti".

Per incentivare il provvedimento e renderlo valido, il Comune di Milano prevede di installare nuovi autovelox che serviranno a individuare gli automobilisti più indisciplinati alla guida. In aggiunta, verranno installati nuovi dissuasori nelle zone residenziali e applicati, eventualmente, limiti a 20 km/h nelle aree che già ora prevedono un limite a 30 km/h. Le principali arterie delle città, invece, rimarranno a 50 km/h; al momento non è chiaro quali saranno e il Comune è già al lavoro per individuarle.

L’amministrazione spera di arrivare a ridurre il numero di incidenti che si verificano in città, spesso causati dalla velocità elevata. Un’idea confermata anche dal rapporto Aci-ISTAT: il 70% dei sinistri avviene in città. L’opposizione ha votato conto il provvedimento e anche l’ACI, Automobile Club d'Italia, crede che sia una mossa sfavorevole per la viabilità della città.

“Rendere Milano zona a 30 all'ora è un andare indietro, non avanti - sono le parole del presidente Geronimo La Russa - Introdurre i limiti davanti alle scuole e in alcuni quartieri è sensato, ma estenderli a tutta la città è una follia. Mi auguro che l'approvazione di questo ordine del giorno rimanga una lettera di intenti e che alla fine prevalga il buon senso.”