Monitoraggio conducente, qual è il sistema migliore?

I sistemi di monitoraggio conducente sono sempre più diffusi sulle auto moderne, ma qual è il più efficace nella sua azione preventiva?

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a cura di Francesco Daghini

Anno dopo anno le auto diventano sempre più intelligenti e tecnologiche, al punto da diventare semi-autonome nella guida, specialmente in autostrada dove il traffico è più lineare e di facile lettura; nonostante i grandi passi avanti però, anche le auto più moderne non sono infallibili e tutti i sistemi integrati nelle auto possono essere bypassati in un modo o nell’altro, e questo è anche uno dei motivi che ha portato alla nascita dei sistemi dedicati al monitoraggio del conducente, per evitare che ci si distragga troppo dalla strada mentre l’auto guida in modo autonomo,

Come ben sappiamo però, tutti i sistemi possono essere bypassati se ci si impegna nel farlo, ed è proprio quello che la AAA, la American Automobile Association, ha provato a fare testando 4 modelli diversi di auto dotate di sistema di monitoraggio del conducente. Per avere un quadro più chiaro della situazione, il test di AAA è stato fatto su 2 modelli dotati di telecamere che osservano il conducente e lo avvisano in caso di distrazione, e 2 modelli dotati invece di sensori integrati nel volante.

La Cadillac Escalade dotata di Super Cruise e la Subaru Forester dotata invece di sistema EyeSight sono i 2 modelli scelti da AAA per testare le capacità delle telecamere, mentre la Hyundai Santa Fe con Highway Driving Assist e la Tesla Model 3 con Autopilot sono invece i due modelli scelti per saggiare le capacità dei sensori integrati nei volanti.

Ogni veicolo ha percorso un tratto di circa 45 km sulle strade della California meridionale, guidate dai ricercatori di AAA; ognuna delle tecnologie di monitoraggio è stata testata per 10 minuti consecutivi, con tentativi di aggirare il sistema cercando di posizionare la testa in modo anomalo, o dando input intermittenti al volante.

Una volta conclusi i test i risultati sono stati subito molto chiari: i sistemi basati su telecamere sono più rapidi nell’accorgersi di momenti di distrazione – a volte con uno scarto di ben 50 secondi – e quindi a prevenire eventuali incidenti; con una minima quantità di input dati al volante invece si possono evitare avvertimenti dati dal sistema, al punto da poter guidare per quasi 6 minuti consecutivi senza ricevere nessun avviso.

In ogni caso, entrambi i sistemi hanno fallito da un punto di vista cruciale: nessuno dei sistemi è stato in grado di disinserirsi in autonomia ridando il controllo al guidatore, facendo quindi venire meno l’utilità del sistema stesso.

Dopo i test effettuati, AAA ha dialogato direttamente con le case produttrici coinvolte per provare a fare luce sulle aree dove c’è spazio per migliorare.